Dopo Catania, anche Palermo e Prospero ci raccontano un’altra bella e originalissima storia d’amore per la cultura
Fenicia, greca, araba, ebraica, normanna, francese, spagnola: un coacervo di culture e stili convivono a Palermo, capoluogo siciliano, anzi capitale come piace dire a noi siculi. Culture che hanno saputo convivere ed integrarsi, interagire e mescolarsi, lasciando tracce e testimonianze dei vari passaggi epocali e della vocazione siciliana all’accoglienza e all’interazione. Del resto un’isola è un porto aperto dove chiunque può approdare e la Sicilia lo è stata da sempre.
Palermo, capitale della cultura 2018, con le sue molteplici facce (e non di tutte si può andare fieri, purtroppo, la grande piaga palermitana e siciliana in genere è sempre aperta) e la sua multinazionalità, è la palese dimostrazione di un popolo da sempre aperto all’interazione di culture diverse, che fa della diversità il suo punto di forza.
Girando per le centralissime Vie Maqueda, Roma o Corso Tukory, tanto per citare le più vicine alla Stazione Centrale, si tocca con mano, anzi si vede con occhi, quanto la multiculturalità e la multirazzialità abbia scelto Palermo per fare bella mostra di se, dall’Africa tutta, alla Cina, all’India: una vera e propria esplosione di odori, di colori, di musica, di lingue, di costumi, degne di un quadro di Guttuso che ha ben saputo dipingere la sua Palermo.
Una città internazionale, variopinta e variegata come Palermo, non può che essere originale anche nel modo di promuovere e divulgare la cultura. I palermitani non saranno operosi e operativi come i catanesi, fra l’altro la rivalità fra le due città è famosa e famigerata in tutta l’isola, ma in quanto ad originalità non hanno niente da invidiarsi. Dove poteva svilupparsi l’idea di un’enoteca letteraria se non a Palermo?
Si chiama Prospero, inaugurata il 28 Novembre 2018 ed è un’iniziativa che:
nasce dal bisogno di coniugare due mondi che possono sembrare incompatibili ma che invece possono trasmettere emozioni tra pensieri e riflessioni, in uno spazio che vuole diventare hub culturale in città, lontano dal centro. un luogo dove acquistare libri e vini, fondato su socialità, inclusione ed aggregazione.
Così spiega la sua promotrice, Cinzia Orabona, palermitana di adozione e attivissima promotrice culturale.
Prospero, (non a caso il nome preso in prestito da un personaggio de La Tempesta di Shakespeare) sito in Via Marche 8, lontano dal centro, è in pratica un’enoteca letteraria dove si può trascorrere qualche ora piacevolissima sorseggiando dell’ottimo vino siciliano o birra artigianale, immersi in un ambiente pieno di scaffali, di divani o poltrone sui quali rilassarsi, circondati dal profumo dei libri editi, questa la particolarità, da piccole case editrici indipendenti, dove leggere, ascoltare musica in vinile o da un pianoforte messo a disposizione di chiunque si diletti a suonare.
Decisamente un posto da visitare se vi trovaste a transitare per Palermo! Quanto a me, siciliana a cinquanta Km circa dalla “Capitale”, la curiosità di visitare Prospero diventa quasi un imperativo categorico.