Daddy’s Little Toy è un libro che in questi giorni sta facendo molto parlare di sé in tutte le piattaforme social per i suoi contenuti pedopornografici. L’autrice, Tori Woods, è stata arrestata nei giorni scorsi con l’accusa di aver diffuso racconti di abusi su minori.
Le polemiche sul libro Daddy’s Little Toy
Da alcune settimane, sui social circolano numerosi contenuti riguardanti Daddy’s Little Toy, un libro che narra la relazione tra una ragazza diciottenne e un amico del padre. L’aspetto più inquietante della vicenda è che nel romanzo si sottolinea che l’uomo provava attrazione per la protagonista fin da quando era una bambina di soli tre anni. Anche la copertina del libro, ora rimosso da piattaforme come Amazon e Good Reads, presentava un design ispirato a quello dei giochi e dei libri per l’infanzia, un dettaglio che ha sollevato ulteriore indignazione. Secondo quanto riportato dalla stampa, “la polizia ha eseguito un mandato di perquisizione e sequestrato diverse copie stampate del libro per un’analisi forense”. Inoltre “la donna è stata accusata di possedere, disseminare e produrre materiale riguardante abusi su minori”.

Dopo che il caso è esploso su TikTok, l’autrice ha rimosso il libro da Amazon e ha pubblicato un post di scuse su Instagram: “Penso che ci sia stato un grande equivoco. DLT [Daddy’s Little Toy] non promuove o incita niente che sia legato all’abuso di minori o alla pedofilia”, avrebbe scritto in alcune stories: “Tutto quello che è stato detto è disturbante, mi spezza il cuore e mi fa star male”.
Successivamente, ha scelto di disattivare il proprio account per sottrarsi ai commenti negativi. Nonostante ciò, la vicenda continua a far discutere, anche all’interno della community italiana del BookTok. Alcuni difendono il libro, sostenendo che si tratti semplicemente di un’opera di fantasia. Altri, invece, come una content creator italiana che ha sollevato il caso su TikTok, sottolineano la necessità di affrontare certi argomenti con maggiore responsabilità. Secondo molti utenti, vista la delicatezza del tema, sarebbe stato opportuno inserire dei trigger warning per avvisare i lettori sulla natura del contenuto.
L’autrice, che nella vita quotidiana ricopre il ruolo di manager in un’associazione di volontariato di ispirazione cristiana, sostiene che nel suo libro non siano presenti rapporti con minori, pur ammettendo l’inclusione di fantasie che li coinvolgono. Prima di annunciare il suo ritiro definitivo dal mondo della scrittura, ha voluto rivolgere le sue scuse alla sua editor, all’illustratore della copertina e alla sua assistente.
Arrestata l’autrice perché il libro promuove la pedopornografia
Il Daily Telegraph ha affermato che “la polizia ha ricevuto molteplici denunce in quanto il suo ultimo libro contiene materiale di graphic fiction su abusi su minori “. Secondo un rapporto dell’Independent, la polizia del New South Wales ha avviato un’indagine a marzo dopo che sono state fatte diverse segnalazioni su un romanzo contenente materiale di abusi su minori. Venerdì 22 marzo, alle 12:30 circa ora locale, i detective sono arrivati in una casa a Quakers Hill, situata nella periferia occidentale di Sydney, e hanno arrestato l’autore trentatreenne. La polizia ha anche eseguito un mandato di perquisizione presso la residenza, confiscando diverse copie cartacee del libro per l’esame forense.
Lauren Tesolin-Mastrosa è stata accusata di possesso, diffusione e produzione di materiale pedopornografico. Le è stata concessa la libertà condizionata e dovrebbe comparire davanti al tribunale locale di Blacktown lunedì 31 marzo.
Dopo il putiferio, l’autrice ha difeso il suo lavoro sui social media, etichettando la controversia come un “grande malinteso”. Ha sottolineato che il romanzo non promuove né incoraggia l’abuso sui minori o la pedofilia, definendo le accuse “grossolanamente inquietanti”. L’autrice ha riconosciuto che alcuni aspetti del libro erano stati “disapprovati”, ma ha sostenuto che non era sua intenzione danneggiare nessuno.
Inoltre, l’autore ha chiarito che tutti coloro che hanno preso parte alla produzione del libro, tra cui il progettista della copertina e l’editor, non erano a conoscenza del suo inquietante contenuto e sono stati ingiustamente presi di mira dalle proteste pubbliche.
Georgia Stove, la designer della copertina del libro, ha preso pubblicamente le distanze dall’autrice, spiegando di aver ricevuto minacce di morte. “Ho tagliato i ponti con Tori Woods, con effetto immediato“, ha affermato Stove. “Tutto ciò che sapevo del libro era la fascetta pubblicitaria, che recitava ‘appena legale’, e nella mia mente, pensavo davvero che andasse bene. Per favore, smettetela con le minacce per qualcosa su cui non avevo voce in capitolo“.