Una giovane donna in lotta contro le regole imposte, in un mondo pieno di ombre e inganni. È questo il cuore pulsante di Cuorespina, il romanzo d’esordio della copywriter e autrice bresciana Martina Melgazzi, pubblicato dalla casa editrice Affiori e già disponibile in libreria.
Ambientato nel 1883, Cuorespina racconta la storia della contessina Fiore Cuorespina, sopravvissuta a un tragico incendio che cambierà per sempre la sua vita. Trasferitasi con la madre nel villaggio montano di Bosconovo, viene promessa in sposa a Cosimo Cornello, figlio di una ricca famiglia borghese. Ma il matrimonio non è che l’inizio: la comunità, sotto l’influenza di don Miglio, nasconde segreti oscuri e regole spietate. Fiore dovrà affrontare sfide impreviste, costruire nuove relazioni – tra cui quelle con Violante Malfatti, figlia emarginata di nobili locali, e Celeste Cornello, sorella ribelle del suo futuro marito – e riscoprire la forza per riscrivere il proprio destino.

Una protagonista scomoda, per una storia senza filtri
“Non è una storia edificante, anzi – ha dichiarato l’autrice – è un racconto di liberazione rabbiosa e imprecisa“. Cuorespina si distingue per un tono diretto e autentico, privo di moralismi, dove l’evoluzione personale non è frutto di lezioni zuccherate ma di un conflitto profondo e doloroso. La scelta dell’epigrafe di apertura, ispirata ad Anna Karenina di Tolstoj, e la nota finale dell’autrice rivelano l’intensità emotiva che attraversa il libro, scritto in un momento di rabbia sincera.
Il romanzo affronta temi forti e universali, come:
- la ricerca dell’identità e dell’autonomia femminile,
- le relazioni madre-figlia complesse,
- la ribellione contro le convenzioni sociali,
- le dinamiche di potere e controllo nei microcosmi familiari e comunitari.
Un debutto da tenere d’occhio
Martina Melgazzi, laureata in Lettere Moderne e con una magistrale in Digital Content Management, vive in provincia di Brescia e lavora come copywriter. Cuorespina rappresenta il suo esordio narrativo, ma anche una promessa per la narrativa italiana contemporanea, in grado di unire dramma storico, tensione sociale e introspezione psicologica.