Libri si o no?
Crisi del mercato librario? Quando ho letto dell’intenzione del Governo di tagliare i fondi all’editoria mi sono preoccupata pensando ad aumenti dei prezzi dei libri, ad una diminuzione nella vastità della loro selezione. Ho cercato maggiori informazioni per risolvere i miei pregiudizi.
Tagli all’editoria
E’ vero sono previsti dei tagli all’editoria, che comprenderanno numerose testate giornalistiche, tra cui Avvenire e Il manifesto per citarne alcuni di famosi. Pensavo che essendo riviste, come per molte altre coinvolte in questo taglio, i ricavi derivassero dal costo di acquisto in edicola e dalla numerosa pubblicità che riempie le pagine. Quanto mi sbagliavo!!!
Si corre il rischio di una riduzione della scelta?
La riduzione della scelta è un rischio che dipende dai direttori delle testate, i quali dovranno avere la capacità di riorganizzare il giornale, così da renderlo più interessante e coinvolgere così un maggior numero di lettori all’acquisto, oppure si uniranno più testate. Comprendo l’importanza della pluralità dell’informazione, come sosteneva Carlo Azeglio Ciampi, ma da un confronto fatto alle scuole superiori molti giornali presentano le notizie in maniera similare.
Crisi del mercato dei libri
Questo taglio dei fondi all’editoria può o già influenza il mercato dei libri? Non credo. Secondo una statistica in Italia è aumentato il numero dei libri pubblicati, ma non il mercato dei libri: cioè se ne pubblicano tanti, ma se ne comperano e leggono pochi. E questo indipendentemente dal taglio previsto per l’editoria.