Il Libro di Dzyan: Siamo figli delle stelle?
“Esistono, nel mondo, dei libri maledetti che una sorta di “Santa Alleanza contro il sapere” ha combattuto aspramente dai tempi più remoti fino ai nostri giorni.” Yves Naud
Ci tengo a precisare che questo articolo prende in considerazione un testo complicato e se ne parlerebbe all’infinito. Dunque ho dovuto sintetizzare il tutto a livelli estremi! Fatta questa premessa, continuiamo.
«Guardate il cielo con le sue stelle, le sue nubi, guardate la terra con le sue montagne, i suoi fiumi, le sue valli, gli alberi, i mari. Tutto ciò non è altro che l’espressione della Volontà Superiore. Il Cosmo nella sua complessità è un manoscritto uscito dalle mani degli dèi, cercate quindi di leggere e capire questo libro aperto e posto davanti a Voi».
Il libro du Dzyan è uno dei più antichi libri dell’Umanità, ma la sola testimonianza che si ha della sua esistenza è di Helena Blavatsky. La teosofa russa sosteneva di essere stata in Tibet e averne preso visione e che il libro era stato scritto in una lingua ormai dimenticata dall’umanità, ovvero dalla “quarta razza” creata sul nostro pianeta dai “costruttori” provenienti dallo spazio, distrutta poi da una catastrofe. Da qui deriva la leggenda di Atlantide, che sia esistita sul serio o che gli Atlantidi non erano altro che una delle razze che avevano popolato la terra prima di noi e di molti altri non si saprà mai.
L‘unica versione nota nell’occidente del “Libro di Dzyan” è quella tradotta in versi intitolata “Le Stanze dal Libro di Dzyan”.
Si pensa che il testo originale non esista come libro vero e proprio, ma più come un oggetto magico il cui contenuto verrebbe compreso intuitivamente per via telepatica.
Sì, lo so qua stiamo andando nel fantasy! Ma prendete tutto ciò come una favola.
Per comprendere questo testo, bisognerebbe anche poggiare la mano sinistra sopra, possedere mente e cuore sgombri da desideri impuri o fini poco benevoli.
Inutile rivelarvi che Helena venne accusata di essere ciarlatana. Ovviamente noi prendiamo queste informazioni per quello che sono, rimanendo nella magia del mistero e del fascino che queste storie o “teorie” suscitano.
In poche parole si narra che il contenuto del testo riveli il segreto dell’umanità e tutte le razze che hanno popolato il pianeta terra. Secondo il Libro di Dzyan le “razze” rivelate fino ad ora sono cinque, noi in teoria dovremmo essere la quinta!
Le prime razze vengono descritte come esseri animaleschi, bestie e mostri per cui questi Dei cominciarono a mutarne il DNA per creare delle creature a loro somiglianza. Vi ricorda qualcosa?
Successivamente iniziarono a plasmare esseri con mente, anima e capacità intellettive superiori e da qui vengono nominate molte razze: Costruttori o discendenti dai Celesti, Atlantidi, I giganti, Nephilim e molti altri.
Trovo molto curioso il fatto che vengono nominati degli esseri che sono presenti in altri testi comuni, anche nella Bibbia.
“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furono loro nate delle figlie, avvenne che i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. Il SIGNORE disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoi giorni dureranno quindi centoventi anni». In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche in seguito, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini, ed ebbero da loro dei figli. Questi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi. Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. Il SIGNORE si pentì d’aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo. E il SIGNORE disse: «Io sterminerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento di averli fatti». Ma Noè trovò grazia agli occhi del SIGNORE.” Genesi 6:1-8
In questo passo, come avete ben letto viene descritta la nascita dei figli degli angeli, scesi sulla terra moltiplicandosi con altre razze, lo stesso viene ripreso nei libri di Enoch. I testi sono simili,raccontando la stessa storia.
“Costoro si presero moglie, ciascuno di loro se ne scelse una e cominciarono a frequentarle e a contaminarsi con esse, le ammaestrarono nelle arti magiche nelle formule di scongiuro, nel taglio di piante e radici e rivelarono le piante dotate di proprietà medicinali. Ma esse rimasero incinte e generarono giganti alti tremila cubiti che consumarono il prodotto degli uomini. Ma quando gli uomini non poterono più rifornirli di nulla, i giganti si rivoltarono contro di loro e li divorarono…” Enoch Cap 7: 1-4.
Secondo il libro di Dzyan i primi esseri che furono creati o abitavano la terra erano descritti come dei mostri: uomini capra, dalla testa di cane, corpo di pesce. Che ci sia qualche collegamento con i rettiliani? In più noto che la testa di animale sia simile alla raffigurazione degli Dei egiziani.
Infatti se vogliamo interpellare l’Egitto, vi sono diversi papiri che descrivono cataclismi che rovesciarono l’umanità, Dei scesi sulla terra portando dono agli uomini.
Quindi, riassumendo il tutto, la teoria di questo testo sarebbe che:
Sulla terra migliaia di anni fa, una razza aliena, extraterrestre, “costruttori”, angeliche ecc… venne su questo pianeta per creare un esperimento che aveva la caratteristica della loro immagine e somiglianza, che potesse incarnare un’anima: l’uomo. Apportarono varie modifiche facendo evolvere l’uomo man mano anche spiritualmente.
Dopo vari errori riuscirono nel loro intento: creare un corpo fisico dove la scintilla divina, ovvero l’anima, si potesse incarnare e fare delle esperienze sul mondo materiale, come volontà della grande energia creatrice (Dio).
E la nostra razza? Siamo gli ultimi?
Secondo delle ricerche si pensa che ci sarà una sesta razza sulla terra, ma questa volta i maestri delle stelle riattiveranno semplicemente le funzioni dell’uomo, psichiche e spirituali che sono state bloccate perché non era ancora pronto.
Dunque siamo vicini alla fine di un altro ciclo.
Siamo figli delle stelle?
Considerando l’andazzo del pianeta terra negli ultimi decenni non mi resta che tifare per questa conclusione!
Molto interessante, complimenti all’autrice