La rubrica “Creepy Books” torna più inquietante che mai con una lettura di facile reperibilità: “Dialoghi con la morte” di Slavy Gehring e Imma Lucà.
Nessuno sa se per l’uomo la morte non sia per caso il più grande dei beni, eppure la temono come se sapessero bene che è il più grande dei mali. E credere di sapere quello che non si sa non è veramente la più vergognosa forma di ignoranza? (Socrate)
C’è chi ha terrore della “Signora” che metterà la parola fine e chi ne è attratto. Ma la domanda cruciale è: Cosa sappiamo della morte?
Per molti è solo un concetto, un processo, oppure, un’Entità. Un’amica? Una nemica?
Ora, immaginate per un momento di trovarvi davanti alla Morte, poterci parlare come a una cara amica. Sono molte le domande che vorreste porle, vero? Tante si ripetono e sono comuni.
Domande esistenziali che ci perseguitano nel corso della vita, soprattutto dopo aver provato sulla propria pelle cosa vuol dire essere a contatto con la Morte. Perdere un proprio caro, un familiare, un amico… è dura. Molto. E solo chi ha passato tutto questo può capire il dolore che si può provare. E’ proprio in questi momenti che la rabbia e la rassegnazione a questo “triste” Destino che ci aspetta prendono il sopravvento.
Ma tutto ciò ha una risposta? Ha un senso? E’ normale temere la Morte? O semplicemente abbiamo paura di qualcosa che non conosciamo davvero? La lettura dei due volumi “Dialoghi con la Morte” risponde a molti di questi quesiti, o meglio, porta alla luce nuovi punti di vista sulla vita e sulla morte aiutando a superare paure terrene e portare la pace nei cuori sofferenti delle persone.
Non è ciò che molti di voi vogliono sapere? Esiste l’aldilà? Cosa ci aspetta?
L’autrice del libro ammette di aver deciso la stesura di questi volumi dopo la perdita di suo padre, dunque un’esperienza che la tocca da vicino. La Morte, in quel momento, era un nemica che non fa sconti a nessuno.
«’A morte ‘o ssaje ched”è? …è una livella.» La livella scritta da Totò nel 1964.
La lettura invita a riflettere: Cos’è giusto o sbagliato? Cosa succede quando una persona commette un suicidio? Andrà all’inferno? O nascondeva un immenso amore nascosto nella sua anima e l’unico desiderio era di ricongiungersi alla sua Sorgente? Ha senso una morte prematura?
Ammetto a mio malgrado che tutto questo è un argomento complesso e su molti lati difficile da capire o comprendere, soprattutto se si è cresciuti con determinate credenze, ideali o schemi mentali. Ecco, un punto importante per questa lettura: abbatterà i vostri schemi o vi troverete in sintonia.
“Senti questo silenzio: è il silenzio della morte, il silenzio della pace, il silenzio dei pianti delle persone che visitano questo luogo. Tutte queste tombe sono come dei letti dove riposano i vostri cari. Per me è indifferente se i loro corpi dopo il trapasso vengono bruciati oppure sepolti. Siete voi esseri umani, ancorati alle vostre diverse culture e religioni, a decidere cosa fare con essi dopo la morte. Per me e per coloro che sono ormai nella Luce, non esiste alcuna differenza: i trapassati non sono più interessati a quello che succederà ai loro corpi fisici […]” Dialoghi con la morte.
Secondo Slavy e Imma, le parole della “Morte” trasudano solo amore, lo stesso sentimento che secondo la stessa spinge certe persone a cercarla prima del tempo.
La Morte è una scelta, dunque così è stata creata dalla “Sorgente”.
“Quando un’anima mi identifica come il suo vero amore, invoca la mente razionale e insieme creano nel mondo fisico una serie di circostanze e di situazioni favorevoli che le permettano di raggiungermi. […]” Dialoghi con la morte.
Una cosa è sicura: La Morte non ha religione, ne razza ne distinzione. Non giudica ne condanna. Come non condanna chi vuole raggiungerla prima di altri.
So che tutto questo potrà risultare macabro, ma forse è giunto il momento di guardare l’altra faccia della medaglia: Non esiste la vita senza la morte. Questa è la realtà e per quanto a molti di noi possa far paura bisogna accettarla; fa parte del nostro percorso come esseri umani e spirituali.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma la domanda più importante, o meglio, una delle tante potrebbe essere:
Siamo soltanto degli strumenti nelle Sue mani o possiamo cambiare da soli il nostro Destino?
I quesiti in questi volumi sono tanti e forse la Signora Morte ha deciso di aprire le porte della Sua Saggezza a coloro che sono curiosi di Sapere, coloro che avranno il coraggio di abbattere i muri dell’ignoranza e della paura, per chi non si stanca mai di crescere interiormente ed è pronto a mettere in discussione il tema della vita e della morte.
Voi siete pronti per questo passo?
Biografia delle autrici:
Slavy Gehring, da anni lavora nel campo della ricerca e dello sviluppo delle capacità extrasensoriali. E’ insegnante di parapsicologia pratica e titolare del Centro “Intuizia” in Svizzera. Attraverso sedute private, corsi dimostrazioni pubbliche e conferenze diffonde la parola del mondo spirituale.
Imma Lucà, fin dalla nascita ha il dono della medianità. E’ sensitiva, scrittrice, parapsicologia e profonda ricercatrice in ambito spirituale e olistico. E’ formatrice e diffonde la conoscenza medianica attraverso sedute, conferenze e corsi riconosciuti in scuole di formazione.