Penelope delle Colonne torna tra noi con “Baciami Giuda” secondo volume della saga Vodka & Inferno.
“1894, Soroka. Viktor è padrone assoluto della città. Le sue distillerie e la Vodka & inferno lo hanno reso l’uomo più potente dell’inverno russo. Il suo impero è però minacciato da alcuni rivoltosi, un branco di zingari licantropi chiamati Zvolk. Sarà costretto dagli zii Lazar’ e Fëdor a scendere a patti con Tirone, truffatore incallito, protettore delle prostitute di Soroka e capo degli zingari che lavorano per Viktor. Nuove alleanze, nuovi piani sinistri sconvolgeranno la città e le vite dei Mickalov. Nel frattempo Frattaglia è pronta a uccidersi nelle acque gorgoglianti di Soroka, ma Balthazar ha in serbo per lei un altro destino… Continua la saga vampiresca, tra rivelazioni, complotti, amori e tradimenti. “Baciami. Giuda” è il secondo volume della saga.”
RECENSIONE:
“Baciami Giuda” è il secondo volume della saga “Vodka & Inferno” di Penelope delle Colonne; ho già fatto la recensione del suo primo “La morte fidanzata”.
Come al solito, preciso che è una storia non adatta a tutti per via delle tematiche trattate. Penelope non ha di certo paura di mostrare la crudeltà e il sadismo umano e ciò che è capace di compiere, arrivando a scavare nei meandri più profondi e malati della psiche. Credo che questo secondo volume sia addirittura più sadico e malato del primo.
Personaggi ben caratterizzati e magnetici nella loro sadica follia e molti di loro verranno approfonditi.
Lo griderò fino allo stremo, questo racconto o si ama o si odia. Non ci sono storie.
Qua non avremo più solo delle razze di vampiri, ma anche licantropi e… streghe? Maghi? Lascio a voi la scoperta. Potrebbero pure nascere delle fazioni di fan accaniti che tifano per le razze preferite.
Stavolta Penelope ci ha stupido con dei colpi di scena, conclude il romanzo lasciandoci con il fiato sospeso e pieni di domande sufficienti per farci bramare il seguito.
Insomma, lasciatevi andare al lato oscuro! Scoprirete che a volte non è del tutto un male.
Come sempre, voglio precisare che lo stile di scrittura di Penelope è molto particolare, dunque va letta con attenzione, soprattutto per le parole usate, i ragionamenti e la parecchia filosofia.