Costanza sicanie regina, di Sonia Morganti è il libro di cui voglio parlare oggi, caro iCrewer. Ho finito di leggerlo un po’ di tempo fa, appena uscito in self publishing, l’ho fatto decantare e poi l’ho ripreso in mano.
Mi domanderai il perchè, caro lettore, ho avuto necessità di mettere del tempo tra la fine del libro e la stesura di un commento che, per quanto umile, potrebbe anche influenzare il giudizio di qualcuno. Ebbene, caro lettore, se ti dicessi che è un volume che si legge tutto d’un fiato, con una scrittura semplice e di facile digestione, direi una bugia e anche bella grossa.
Costanza sicanie regina.
La storia di Costanza d’Aragona e del suo felice matrimonio con il Re di Sicilia Federico, che sotto le ali dell’aquila diventò l’imperatore Federico II di Svevia, nipote del celeberrimo Federico il Barbarossa, è narrata con una scrittura preziosa e densa, calda, accogliente, superba e, a volte, pesante come un dolce siciliano. A tratti stucchevole non per bruttezza ma per ricchezza, la stessa opulenza della corte siciliana, la stessa delle vesti del re Federico e della dote della regina Costanza. La medesima densità della vita dell’imperatrice che contribuì a rendere un marito già grande, enorme.
Non che non mi sia piaciuto il modo di narrare di Sonia Morganti, al contrario, è esattamente quello che piace a me, ciò che mi aspetto di trovare in un romanzo storico: un linguaggio per comprendere il quale non è sufficiente una sola lettura. Bisogna dedicarci tempo e pazienza per vivere le emozioni che trasmette, bisogna non aver fretta, proprio come l’estate siciliana, che impone la calma con il suo caldo rovente.
Ti dico questo, caro iCrewer, perchè tu non creda di trovare Costanza sicanie regina un romanzo d’amore semplice, di quelli che tengono una buona compagnia per qualche ora di serenità. Avvicinati a Costanza sicanie regina piuttosto con la voglia di scovare dettagli tra le righe, particolari che famno intuire la società e lo spirito stesso dell’epoca.
Sai, caro iCrewer, per un autore di storici, soprattutto se ben preparato e con un grande amore per lo studio, esiste una lusinga a cui è difficilissimo resistere: quella di sciorinare con orgoglio la propria sapienza. In qualche modo di trattare il romanzo storico, che sempre romanzo deve rimanere per non trascendere in un altro genere, come un mezzo per educare, per rendere edotti i lettori del proprio bagaglio culturale. Per vantarsi un po’, anche.
Per fortuna, Sonia Morganti non cade mai in questo tranello intellettuale, che avrebbe rovinato la storia, spargendo una sapienza di cui l’autrice è ricca ma che, è evidente, mette a disposizione della narrazione senza volersene appropriare.
Sonia Morganti si spoglia della morale e del punto di vista della donna del 2020, una moglie che pretende fedeltà e presenza o una madre che mette prima di tutto il benessere di suo figlio, ed entra in quello dell’imperatrice del 1200, che mette al primo posto il trono, rendendone a pieno giustizia.
Costanza sa che da lei dipendono guerre, stati, il benessere di interi popoli, e non lo dimentica mai, lavora senza sosta per il potere, per la sua conquista e il suo giusto mantenimento. Sonia Morganti costruisce, frase dopo frase, il cambiamento e la crescita di una grande donna che non è mai stata dietro il suo gigantesco marito, ne ha piuttosto tenuto il passo affiancandolo, sorreggendolo, indicandogli la strada e, a volte, percorrendola per lui.
In ultimo, caro lettore, ti segnalo i riferimenti bibliografici in Costanza sicanie regina, che Sonia Morganti inserisce alla fine del libro: perchè anche questo in un romanzo storico non è sempre dovuto, ma quando c’è è una ricchezza impareggiabile.