Un fantasy per bambini che affascina anche gli adulti
Sono passate poche settimane da quando Effie Truelove e i suoi amici hanno scoperto di avere talenti magici e hanno sconfitto la Diberi (un’organizzazione di maghi oscuri che trae potere bruciando libri), ma la città è di nuovo in subbuglio! Viene indetto uno strano concorso, che promette un premio in denaro a chi consegnerà la propria prima edizione del primo volume della saga fantasy scritta da Laurel Wilde, perchè un multimiliardario vuole esserne l’unico possessore al mondo. Inoltre la Rete Cosmica magica che connette tutti gli esseri viventi è in agitazione a causa di una profezia che annuncia la fine del mondo e un grande pericolo per Effie. Possibile che tutti questi eventi siano collegati fra di loro o è soltanto una sfortunata coincidenza?
Con Il potere del drago dell’autrice britannica Scarlett Thomas tornano Effie Truelove e i suoi amici, sempre pronti ad approfondire le proprie conoscenze della magia e a cacciarsi nei guai. Questo libro è infatti il seguito de Il drago verde, il primo capitolo della serie Worldquake Sequence, che ha conquistato critica e pubblico.
La Thomas ha cercato di ricreare il grande successo del precedente volume e ci è riuscita alla grande con questa nuova avventura, che è ancora più avvincente della prima! Dire cosa renda questa saga così spettacolare è cosa facile, ma vediamolo punto per punto.
Direi di iniziare l’analisi dallo stile e dal linguaggio. La saga è pensata come fantasy per bambini, infatti sono facilmente riconoscibili le tecniche di narrazione tipiche della letteratura per bambini: linguaggio semplice, condito da molte ripetizioni, e frasi concise e chiare. Questo tipo di scrittura è congeniale per i più giovani che si stanno appassionando alla lettura e non sono ancora capaci di approcciarsi a testi da adulti. Potrebbe tuttavia risultare troppo semplicistico per un lettore navigato, ma posso assicurare che dopo le prime pagine ci si abitua a questo stile e saprà coinvolgere.
Altro punto forte sono i protagonisti ben caratterizzati: si tratta di un gruppo di cinque bambini con capacità magica l’una diversa dalle altre e che si completano a vicenda. Effie è un vero eroe, è coraggiosa e intuitiva ed è sempre pronta ad aiutare i suoi amici in difficoltà; Maximilian è un mago studioso che sa comunicare con i suoi amici telepaticamente; Wolf è invece un guerriero e la sua forza sta tutta nella sua forma fisica; Lexy è una guaritrice, che si preoccupa di avere sempre pronta una pozione che curi i suoi amici, mentre Raven è una strega che parla con gli animali. Ciò che li tiene uniti è la profonda amicizia che li lega. Un’amicizia pura e semplice, che non chiede nulla in cambio: l’amicizia tipica dei bambini.
Il tema dell’amicizia è solo uno degli insegnamenti educativi che propone. Un buon fantasy suggerisce sempre valori da seguire e questo romanzo non è da meno: sono presenti anche l’importanza della famiglia e il concetto che, nei momenti più difficili, non si è mai soli, infatti si può sempre fare affidamento sui propri amici. Trovo che questo insegnamento sia valido per i bambini della stessa età di Effie e dei suoi compagni, che si avvicinano al critico periodo adolescenziale e stanno imparando a contare sulle proprie forze. Tuttavia il messaggio più importante che l’autrice vuol far passare è l’importanza dei libri, che vanno letti e custoditi, perchè non si sa mai come e quando ti possono salvare la vita!
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Un’altra attrattiva del romanzo è l’ambientazione. Rispetto ad altri fantasy incentrati sulla magia, la storia non si sviluppa in una scuola per maghi ma in una normale cittadina inglese. Ciò che mi ha attirato di più è il fatto che il mondo comune (il Reale) e il mondo magico (l’Altrove) si trovano in due dimensioni diverse, che non si assomigliano per niente! La magia è comunque presente in entrambe, ma nel Reale è più debole e solo pochi possono viaggiare fra le due dimensioni, come Effie. Altra cosa accattivante è che la vicenda sembra svolgersi in un futuro prossimo, dove gli apparecchi elettronici e internet non sono più in grado di funzionare dopo il grande cataclisma che ha colpito il Reale, il terramoto (in inglese: worldquake). Vivere in una condizione simile è impensabile per me, come immagino lo sia anche per voi, cari iCrewers, dato il ruolo fondamentale che ricopre la tecnologia nella vita di tutti i giorni. La quasi totale mancanza di questi strumenti non è però un ostacolo, anzi rende l’atmosfera ancora più magica e accattivante a mio parere.
L’aspetto che però ho apprezzato di più de Il potere del drago è il suo ritmo incalzante e la sua trama ben congegnata, che all’apparenza sembra sconclusionata ma in realtà è un puzzle perfetto e sta al lettore stare attento per non perderne nessun pezzo e soltanto alla fine vedere la matassa del mistero che si snoda perfettamente.
Unica pecca del libro è che, essendo un seguito, molti dettagli apparsi nel capitolo precedente della saga non vengono spiegati e questo può creare incomprensioni e spaesare se non si è letto prima Il drago verde. Per questo motivo, consiglio di recuperarne il primo volume, prima di iniziare Il potere del drago.
In ogni caso, questo romanzo è una piacevole lettura ed è in grado di appassionare sia bambini che adulti. Se siete amanti del genere fantasy, ve lo consiglio caldamente: non rimarrete delusi.
L’autrice