Il consiglio di lettura che vorrei darti oggi è un romanzo, più precisamente un giallo. Si tratta di Un posto dove andare di María Oruña, pubblicato dalla casa editrice Ponte alle Grazie.
Ecco la trama del libro di María Oruña
Sul sito di un’antica fortezza medievale viene ritrovato il cadavere di una giovane donna: dall’abbigliamento pare una principessa venuta dai secoli bui. Un caso che si presenta fin da subito complicato per la tenente Valentina Redondo, anche perché la «principessa» non mostra alcun segno di violenza e stringe fra le mani una moneta cinquecentesca…
Diventa difficile, stavolta, per la rigorosa Valentina e la sua squadra non smarrirsi nei meandri della Storia, quando una moneta del tutto simile viene ritrovata addosso a un uomo annegato in una vicina palude e la vita della stessa tenente viene scossa dall’improvvisa comparsa dell’ex fidanzata del «suo» Oliver, tornata dall’India imbottita di misticismo orientale e integralismo ambientalista…
Ancora una volta, María Oruña intreccia con abilità le indagini di Valentina e le vicende passate, che in questo caso vedono protagonista un assortito gruppo di archeologi, geologi, avventurieri. Sino allo scioglimento in cui la magistrale costruzione si rivela e ogni filo dell’ingarbugliata matassa conduce allo stupefacente finale.
Un posto dove andare è la conferma del talento da grande giallista di María Oruña. Per chi già la conosce, una felice occasione per rivedere all’opera l’irresistibile Valentina Redondo; per chi ancora non la conoscesse, il momento giusto per incontrarla e affezionarsi a lei.
Un thriller perfetto di María Oruña, la nuova regina del giallo spagnolo
«Ogni indagine della tenente Valentina Redondo è un caso a sé (e un bestseller). Nelle sue indagini entrano quesiti che spaziano tra il sociale, l’etico e l’umano. Sono i dubbi di una persona reale»
La Lettura – Corriere della Sera
«Uno straordinario viaggio nel tempo, pieno di suspense e intelligenza»
La Nueva España
«Ecco María Oruña, con la sua stupefacente facilità nel disegnare labirinti. Trame complesse che lei vede come puzzle in cui il lettore deve incastrare i pezzi dopo averli rigirati più volte»
El Correo Gallego