Il consiglio del giorno di oggi è un’avventura di Jack Aubrey e Stephen Maturin. Si tratta di Primo comando di Patrick O’Brian, pubblicato da Longanesi.
Ecco qui la trama del libro di Patrick O’Brian
Essere al comando di una nave, dare la caccia a brigantini nell’Adriatico, a tartane nel golfo del Leone, a sciabecchi e saettie lungo la costa spagnola, vivere in prima persona arrembaggi e duelli: questi sono gli orizzonti di Jack Aubrey, uomo di mare temerario e irruente, figlio orgoglioso di una nazione (l’Inghilterra del diciannovesimo secolo) simile a lui nell’inestinguibile sete di dominio che la pervade e nell’intima inquietudine che la tormenta. Anche nella gloriosa Royal Navy, però, la fortuna spesso ha buon gioco sul valore e nel momento in cui – finalmente! – gli viene conferito il suo primo comando, Jack si ritrova a bordo della Sophie, una corvetta che certo non rifulge di gloria marinara.
Eppure il capitano Aubrey non può e non vuole lasciarsi sfuggire la tanto sospirata occasione: persuaso che «con la disciplina unita all’audacia si possono ripulire gli oceani» è ben determinato a rendere la Sophie una nave modello, splendente di ottoni e temibile per gli avversari, nella fattispecie i francesi e gli spagnoli.
Ci riuscirà, non senza aver sperimentato i lati più oscuri e dolorosi del comando: la solitudine (appena alleviata dalla calorosa amicizia con Stephen Maturin, il medico di bordo); la difficoltà di governare un equipaggio di uomini duri e spietati, pronti a tutto per racimolare qualche ghinea (ma talvolta sorprendentemente nobili e generosi); la crudele logica delle battaglie sul mare (dove un vento contrario può significare la gloria o il disonore) e, non ultima, la gelida severità dei suoi superiori (che lo costringeranno a presentarsi davanti alla corte marziale)…
Sullo sfondo di una meticolosa e appassionata ricerca storica, Patrick O’Brian non si accontenta di restituirci intatti il fascino e l’emozione delle avventure di mare, ma dà anche vita a un universo animato e pittoresco, vivacissimo e trascinante, in cui la visione del navigare come unica «esperienza autentica» di Joseph Conrad e C.S. Forester si fonde con la sorridente e umanissima sensibilità psicologica di Charles Dickens.
«Appassionarsi ai romanzi di O’Brian è facile, rinunciarvi è impossibile.»
Boston Globe
«I libri di O’Brian hanno appassionato generazioni di lettori e continuano a farlo.»
Il Sole 24 Ore
«Ci sono due categorie di persone nel mondo: chi è già fan di Patrick O’Brian, e chi non lo è ancora.»
The Guardian