La recente decisione della giunta comunale di Macomer ha scatenato una polemica tra gli editori sardi e l’Associazione Editori Sardi (Aes). Con una delibera dell’8 maggio, pubblicata il 31 maggio, il Comune ha affidato la gestione della Mostra regionale del libro al Centro servizi culturali Unla, escludendo di fatto gli editori locali e l’Aes dalla direzione artistica e organizzativa dell’evento.
L’Aes denuncia l’accaduto, sottolineando come questa decisione sia stata presa senza una necessaria condivisione d’intenti. La Mostra del libro rappresenta infatti la principale manifestazione fieristica dedicata all’editoria locale, e gli editori sardi ne sono stati i protagonisti sin dalla sua nascita nel 2000.
L’associazione lamenta che la giunta comunale abbia disconosciuto qualsiasi atto o patto preesistente, avocando a sé la titolarità di un evento a regia regionale. Questo ha mortificato il ruolo fondativo e acquisito dell’Aes e degli altri soggetti della filiera, che non sono stati nemmeno menzionati nel documento.
Macomer e le difficoltà organizzative
Nel 2022, dopo anni di difficoltà organizzative che avevano allontanato l’Aes dall’evento, era stata siglata una convenzione tra il Comune e l’Associazione per sancire il ritorno degli editori. Questo accordo riconosceva l’importanza della collaborazione con l’Associazione degli Editori Sardi nella cura e gestione della Mostra.
La decisione attuale, tuttavia, sembra ignorare completamente questa collaborazione, mettendo in discussione il futuro dell’evento. Gli editori si chiedono ora cosa succederà e se non sia più ragionevole sospendere la manifestazione e rinviarla al 2025. Questo permetterebbe di elaborare con calma un disciplinare condiviso che garantisca la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, dagli editori ai librai, dalle biblioteche alle scuole.
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