Caro iCrewer, adoro le leggende, e proprio qui vicino a casa mia, a Trebbo di Reno un paesino nella prima campagna bolognese, c’è Villa Clara, una villa risalente al 1624 e che nonostante lo stato di abbandono conserva al suo interno bellissimi stucchi e affreschi dell’epoca.
Nulla di strano fino qui, quello che non sai è che sembra sia infestata da un fantasma, quello di una bambina
Clara
Procediamo con ordine, la villa fu fatta costruire all’inizio del 1600 da Carlo Cesare Malvasia, personaggio bolognese di spicco, era uno storiografo d’arte e scrittore vissuto tra il 1611 e il 1693. Era solito trascorrere le estati qui in campagna presso la villa che rimase di proprietà della famiglia Malvasia fino alla metà dell’Ottocento.
La villa ha cambiato più volte proprietario e nome passando da Villa Malvasia dal nome del suo proprietario a Villa Alessandri ed infine Villa Clara, dal nome del fantasma che sembra infestarla.
Vista la posizione in campagna spesso Villa Clara è avvolta nella nebbia, dando la sensazione di essere davvero abitata dagli spiriti. Qui in paese cerchiamo di non guardare dentro al cancello passandole davanti, per paura di vedere il fantasma di Clara. Devo ammettere che io invece la osservo sempre, mi affascina molto.
A Villa Clara succede anche un’altra stranezza. C’è chi dice di aver visto la finestra sopra la porta dell’ingresso principale, scoprire improvvisamente per poi riapparire subito dopo davanti i loro occhi.
Cos’è successo a Clara?
In realtà le leggende sono due, la prima parla di una bambina con il dono della chiaroveggenza. Il padre impaurito dal potere della figlia, che le permetteva di vedere e sapere cose che sarebbero successe in seguito, decise di liberarsi di quel “mostro” murandola viva.
A nulla sono valsi i pianti e le richieste d’aiuto della povera piccola. Si dice ancora oggi in alcuni giorni si possano sentire il suo fantasma che piange oppure un pianoforte che suona all’interno della villa.
Gli anziani del paese invece, da sempre raccontano che Clara fosse una giovane che abitava nella villa. Era la figliastra del signor Alessandri e quando fu sorpresa ad amoreggiare con uno dei sottoposti alle dipendenze dei genitori, la sua sorte fu segnata.
Il patrigno disonorato dal gesto della giovane, la rinchiuse per sempre in casa, non permettendole di uscire nemmeno nel giardino della villa circondato da mura alte e imponenti. La ragazza non trovò mai pace e si dice che il suo fantasma vaghi ancora per la villa lamentandosi e piangendo.
Sulla leggenda di Villa Clara è anche stato realizzato un lungometraggio dal registra Francesco Longo, trentottenne del Gargano, bolognese di adozione, da sempre affascinato dalle storie di fantasmi.