Caro lettore, eccomi a parlarti del clamidosauro, detto anche lucertola dal collare. È un rettile lacertide della famiglia Agàmidi, diffuso soprattutto in Africa, sud-est dell’Asia e Australia, unico areale in cui è diffuso questo simpatico animale.
Il nome clamidosauro deriva dall’unione di due termini: sauro, che significa simile alla lucertola, e clamide, quel collare del diametro di venticinque centimetri, che questo animale utilizza come “spauracchio” nei confronti dei predatori, degli avversari in amore o durante il corteggiamento. È caratterizzato da colori molto vivaci, vicini al rosso, al giallo o al marrone, poiché è irrorato da numerosi vasi sanguigni. Il suo arricciamento sul collo è sostenuto da lunghe spine di cartilagine, collegate alle ossa mascellari.
L’azione di difesa è svolta dispiegando il clamide e spalancando la bocca, arrivando addirittura a camminare sulle zampe posteriori. Il messaggio nei confronti dei nemici è chiaro: sono grande, grosso e ho una dentatura possente. In caso di contatto con l’avversario può usare le zampe anteriori come armi, emette suoni simili a quelli di una vipera e solleva la coda come un serpente a sonagli.
La sua alimentazione, essendo un carnivoro, come molte lucertole, è composta da topi, termiti, scarafaggi, ragni, larve, farfalle, falene e cicale; durante la stagione delle piogge, si nutrono abbondantemente di insetti.
Come tutti i rettili è caratterizzato dalla termoregolazione: è ectotermica, ovvero la sua temperatura corporea dipende dall’ambiente esterno. Sono sufficienti trenta minuti al sole, per raggiungere una temperatura di due-tre gradi superiore rispetto all’ambiente circostante. Durante l’esposizione, il clamide è utilizzato come “pannello riflettente”, così da catturare maggiormente i raggi solari.
Il clamidosauro è caratterizzato da dimorfismo sessuale: il maschio è notevolmente più grande e il clamide è più accentuato, rispetto alla femmina. Il nido, di circa dieci centimetri di diametro, è costruito in zone soleggiate, sotto terra, all’interno sono deposte da sei a venticinque uova a guscio molle. L’incubazione dura due-tre mesi. Il sesso del nascituro è influenzato dalla temperatura: temperature intermedie fra i ventinove e i trentacinque gradi, producono sia maschi che femmine in egual numero; temperature estreme, più calde o più fredde, generano solo femmine.
Consigli letterari sul clamidosauro
Al momento non mi sono noti altri libri, a parte Il mondo di Alphazoo, che citano questo animale tra le loro pagine.
Ho deciso, quindi, di parlarti Joan Procter, la dottoressa dei draghi. La donna che amava i rettili di Patricia Valdez e Felicita Sala. Questo libro di narrativa per ragazzi racconta della passione che caratterizzò Joan Procter fin dalla più tenera età: lucertole, serpenti, tartarughe e, persino, coccodrilli. Credo sia molto importante assecondare le passioni dei bambini, perchè come dice una famosa frase di Confucio “scegli il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno in tutta la tua vita“.
Non credo che la zoologa inglese si sia mai occupata, purtroppo, di un clamidosauro, poiché ha vissuto solo trentaquattro anni dal 1897, ma sono sicura che ha dedicato quindici anni della sua breve vita, afflitta da gravi problemi di salute, ai rettili dello zoo di Londra, diventando famosa non solo come zoologa, ma soprattutto come eccezionale erpetologa.
Se questo articolo ti ha incuriosito su questi strani animali, puoi iniziare lo studio dei rettili, conoscendo quelli presenti in Europa, leggendo Rettili e anfibi d’Europa di Axel Kwet, dove potrai scoprire 214 specie diverse di anfibi e rettili, comprese le varie aree di distribuzione.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!