Carlos Ruiz Zafon scriveva che “Ogni libro possiede un’anima. È l’anima di chi lo ha scritto ed è anche quella di chi lo vive, viaggiando tra le pagine”.
Ricordo di averti già in un’altra occasione parlato di lui oltre ad averti consigliato di leggere L’ombra del vento un libro al quale sono molto legata, con il quale lo scrittore spagnolo, scomparso nel giugno del 2020, ha raggiunto un grande successo.
Non è stato certo l’unico romanzo a renderlo celebre nel mondo. Tradotto in cinquanta lingue in tutto il mondo, il patrimonio letterario lasciato da Zafon, ha avuto inizio nel ’93 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme a Il Palazzo della Mezzanotte e Le luci di settembre, forma la “Trilogia della Nebbia”.
A questa serie è seguito poi Marina. Come ti ho anticipato L’ombra del vento, uscito nel 2001, è il primo romanzo della saga del “Cimitero dei Libri Dimenticati“, che comprende Il gioco dell’angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti, uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, così come La città del vapore, uscito in Italia nel 2020 sono tutti pubblicati da Mondadori
Carlos Ruiz Zafon la raccolta inedita…
“Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n’è nessuno che desideri riscattare dal paese dell’indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca.”
Sono le prime righe con le quali Zafon apre la sua raccolta di racconti il cui stile narrativo, quasi come marchio inconfondibile, trascinano il lettore in un universo magico popolato da scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero.
Aveva allora saputo che sopra quella roccia avrebbe cominciato a costruire un santuario, un cimitero di idee e invenzioni, di parole e prodigi che sarebbe cresciuto sulle ceneri del Principe del Parnaso, e che un giorno avrebbe ospitato la più grande delle biblioteche, quella in cui sarebbe finita ogni opera perseguitata o disprezzata dall’ignoranza o dalla malignità degli uomini, in attesa di incontrare il lettore che ogni libro si porta dentro. “Amico Cervantes” aveva detto accomiatandosi da lui. “Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati.”
Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l’attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città.
I racconti della Città di vapore sono gli ultimi scritti di Carlos Ruiz Zafon, l’ultima opportunità per godere di una lettura inimitabile, capace di far sognare. Il mio invito quindi, se non lo avessi ancora fatto, è di avvicinarti alla sua scrittura magari iniziando dai suoi primi libri, ne sarai totalmente coinvolto. Ti ricordo inoltre che la raccolta è disponibile da oggi nelle librerie e come sempre su Amazon.
Buona Lettura
Il mio scrittore preferito, questa sua ultima opera resterà incisa nel suo ricordo. Per me lui rimarrà nel mio cuore pari a un amico che mi ha fatto sognare, vivere attimi intesi, fondermi nei suoi racconti e ricominciare a vivere la storia rileggendola come fosse la prima volta.