L’attività sportiva fa sempre bene alla salute? che domanda, mi dirai, eppure è una quesito che raccoglie in se innumerevoli risposte e non sempre scontate. Se ponessi la stessa domanda a qualsiasi individuo, la risposta sarebbe unanime: fondamentale! E su questo non ci piove, mi riferisco alla risposta chiaramente, perché, ribadisco, fare sport senza stress…arsi è un tema su cui sarebbe giusto dibattere con il rischio di ricevere risposte non sempre scontate.
Calore umano e movimento fisico fare sport può essere stressante ?
Da sportiva ex agonista che dello sport ha fatto il suo lavoro, permettimi dunque di esprimere il mio pensiero e magari di condividerlo con te, magari scoprendo il tuo!
Che faccia bene, giusto per usare una frase fatta, è un dato di fatto e non potrei non essere d’accordo. Si pratica a scuola, lo consiglia il medico di famiglia al sedentario, il cardiologo come terapia per i cardiopatici, il nutrizionista per dimagrire, l’ortopedico per una corretta riabilitazione.
Il rimedio naturale ai problemi che il fisico spesso si trova ad affrontare, una scelta necessaria e in alcuni casi indispensabile, e questo coinvolge anche i talentuosi dello sport, quelli che scelgono di vivere lo sport competitivo per indubbie e oggettive attitudini.
Una scelta precisa dettata dalla passione personale trasformata poi in una lunga estenuante, frenetica serie di attività allenanti e di sacrifici spesso eccessivi ma perseguiti in nome di un risultato che non riguarda solo la soddisfazione del singolo atleta. Un esempio? le vicende storiche legate a Nadia Comaneci, il crollo di Simone Biles alle scorse olimpiadi o più recentemente il flop olimpico di Mikaela Schiffrin alle recenti olimpiadi invernali, una campionessa dall’immenso valore che a Pechino non ha conquistato nessuna medaglia.
Mi sono chiesta quali possono essere state le motivazioni, cosa ha impedito all’atleta americana di salire sul podio. Risposte certe non ce ne sono, posso presumere che alla base ci sia stata una forte stanchezza e una inevitabile e comprensibile calo delle prestazioni per le aspettative mancate.
E queste sono solo alcuni degli esempi, se andassimo a scavare nelle federazioni, ci renderemmo conto che di casi da “stress agonistico” ce ne sono moltissimi. A questi mi sento di aggiungere quelli che in palestra ci andrebbero anche di notte, magari a digiuno, pur di non incamerare neanche un grammo di grasso.
Insomma fare sport” non è più un momento di stacco dal “logorio della vita moderna” quanto la spasmodica frenesia di conquistare a tutti i costi il tanto desiderato “fisic du role, dimenticandosi che per stare bene ci vuole davvero poco.
Mi chiedo se l’esempio sia quello giusto e se lo è quando questo viene respirato in famiglia, lasciando passare il messaggio che per fare sport è indispensabile flagellarsi di fatica. Personalmente lo ritengo un messaggio sbagliato e fuorviante non tanto per il concetto in se, doveroso nell’attivista agonista e nell’età opportuna, quanto per il fatto che” fare sport deve essere un piacere”, divertimento puro eva svolto con corrette abitudini alimentari.
Basterebbe una bella passeggiata in bicicletta, magari immersi nella natura, insieme ad un amico, o riappropriarsi di quel sano senso goliardico dello stare insieme giocando a bocce ( o curling) o a calcetto e non è detto che la più forte non possa essere una bella squadra mista!
Calore umano e movimento fisico, sport senza stress, il segreto per stare bene con se stessi e con il proprio corpo
Fare sport senza stress dovrebbe diventare un mantra anche e soprattutto per raggiungere, senza accorgersene, grandi risultati. Sono d’accordo con Enrico Mariani medico chirurgo specializzato in medicina dello sport e in scienza dell’alimentazione. quando dice che “la sindrome da “sovrallenamento” manifesta le stesse modificazioni, a livello ormonale e immunitario, della sindrome “metabolica” che caratterizza i soggetti più sedentari. E i grassi alimentari, oggi tanto criticati nell’opinione pubblica, sono davvero così nocivi? No, se inseriti nella routine alimentare in un corretto equilibrio metabolico.
Chi è Enrico Mariani? È primario ospedaliero dal 1992 al 2010, è stato medico sociale di squadre di calcio professionistiche dal 1994 al 2009. È autore di pubblicazioni scientifiche inerenti a temi di alimentazione, saluto genesi e fisiologia sportiva su riviste di settore. Per Edilibri ha pubblicato, con Sergio Maria Francardo, La stagionalità degli alimenti. Nutrirsi con i cibi di stagione è la miglior medicina preventiva (2019).
Il medico ha scritto un bel libro che ti consiglio di consultare, il titolo è Calore umano e movimento fisico. Ossigeno, alimenti e attività motoria: come sostenere la salute e prevenire le malattie, un libro che affronta e chiarisce molti dubbi.
Il libro ci fa comprendere in che modo i nostri comportamenti (sportivi, alimentari ecc.) influiscono sul rapporto tra calore corporeo, calore degli alimenti (le calorie) e calore sviluppato dall’attività motoria.
Fare sport significa anche camminare in un parco, nuotare in un mare tranquillo, pedalare lungo un viale alberato, oppure ritrovarsi con gli amici per una partita a calcetto. Una produzione costante di calore unisce tutte queste attività motorie. Ma lo sport ha un’anima?
Ogni gestualità sportiva nasconde scenari di inaspettata bellezza: il calore di un abbraccio dopo il traguardo, dopo un gol o una meta, dopo tanta fatica vissuta e condivisa fin dentro ogni fibra dei propri muscoli; il calore dell’anima può così fecondare il calore fisico e stimolare le forze di salute, contro la paura e la freddezza interiore che scatenano effetti negativi fino a livello corporeo.
Un altro fattore fondamentale che vale per tutti, dal sedentario più tenace allo sportivo più accanito, è un’alimentazione sana e consapevole che favorisca e armonizzi il connubio di calore e movimento: ecco perché alimentazione e movimento fisico sono i due pilastri della nostra salute.
Calore umano e movimento fisico. Ossigeno, alimenti e attività motoria: come sostenere la salute e prevenire le malattie(Edilibri ) è un libro scientifico di facile lettura e comprensione, con regole semplici alla portata di tutti: perché “esagerare, scrive Mariani non è mai la scelta migliore.”