Ogni anno, mentre ci avviciniamo alle festività natalizie, il calendario dell’Avvento fa la sua comparsa, portando con sé l’atmosfera di gioia, anticipazione e sorpresa. Questa tradizione, nata nel XIX secolo in Germania, è diventata un’attesissima tradizione per molte famiglie in tutto il mondo.
Il calendario dell’Avvento: l’attesa del Natale
Il calendario dell’Avvento è un modo speciale per contare i giorni che precedono il Natale, in genere partendo dal primo dicembre fino alla vigilia. La sua forma più comune è quella di un grande cartellone o di una serie di piccole caselle numerate, ognuna delle quali nasconde una sorpresa.
Le sorprese possono essere di vario genere: cioccolatini, piccoli giocattoli, caramelle, o anche messaggi o attività da svolgere in famiglia. Ogni giorno, i bambini – e anche gli adulti! – aprono la casella corrispondente al giorno del mese, godendo della piccola gioia che si nasconde dietro di essa.
La bellezza di questa tradizione risiede nel suo spirito di condivisione e attesa. Ogni casella aperta rappresenta un momento di felicità e di connessione familiare, contribuendo a creare ricordi preziosi che durano nel tempo.
Inoltre, il calendario dell’Avvento non è solo un’occasione per ricevere regali, ma anche per dare. Molte persone creano calendari personalizzati per i loro cari, inserendo pensieri, gesti gentili o attività divertenti da condividere insieme.
Questa tradizione non è limitata a una singola cultura o religione; è diventata un rituale inclusivo che porta allegria e sorrisi in molte case in tutto il mondo. È un modo per rallentare il ritmo frenetico delle festività e apprezzare l’attesa in sé, rendendo il conto alla rovescia per il Natale un’esperienza magica per tutti.
In un mondo in cui il tempo sembra scorrere così veloce, il calendario dell’Avvento ci ricorda l’importanza di fermarci, apprezzare i piccoli momenti e diffondere gioia agli altri.
Chi ha inventato il calendario dell’Avvento?
Il Calendario è stato inventato da Gerhard Lang, un editore protestante, originario di Maulbronn (Germania), nel 1908.
Il Calendario nasce come supporto per i bambini, per aiutarli a scandire il tempo ed accrescere l’attesa ed il desiderio per il giorno di Natale. Inoltre, questo almanacco natalizio stimola l’attività e la curiosità per i bambini di aprire una casellina e trovare un dolcetto o un regalino simbolico, ma in realtà l’Avvento cristiano identifica solo le domeniche di dicembre come momento culmine di questa attesa e non tutti e i 24 giorni che separano dal Natale.
La Corona dell’Avvento
L’ideatore fu Johann Hinrich Wichern (1808-1881), pastore protestante, teologo evangelico direttore nel 1833 del “Rauhe-Haus” di Amburgo, casa di rieducazione per adolescenti. Nella versione originale erano previste 24 candele, una per ciascun giorno dell’Avvento.
Oggi la Corona d’Avvento ha una struttura a base circolare, ricoperta da rami di piante sempreverdi sopra dei quali sono disposte 4 candele.
La forma è circolare per ricordare la vita eterna. Le 4 candele della corona rappresentano le quattro domeniche dell’Avvento e devono essere accese una per settimana, mantenendo l’ordine ogni volta che vengono accese nell’arco delle quattro settimane.
Le quattro domeniche
Ogni candela, che identifica una domenica, ha un significato particolare:
- La prima candela è quella “del Profeta” poiché si ricorda la profezie sulla venuta di Gesù, ed è di colore viola o rosso;
- La seconda è detta “luce di Betlemme”, città in cui tradizionalmente viene collocata la nascita di Gesù, sempre di colore viola o rosso;
- La terza candela è quella “dei pastori”, i primi che hanno adorato il Messia. Nella terza domenica d’Avvento la Liturgia cristiana concede al sacerdote di utilizzare i paramenti rosa al posto di quelli viola, e così anche la candela dell’Avvento corrispondente può cambiare colore.
- La quarta candela è quella “degli Angeli”, i primi ad aver annunciato al mondo la nascita di Gesù.
In un’altra tradizione le quattro candele dell’Avvento son simbolo di Speranza, Pace, Gioia e Amore.