Caro Lettore, tutti conosciamo la saga di Harry Potter, e sappiamo che oggi l’autrice J.K. Rowling è ricca e famosa.
Ma prima dell’uscita del suo primo romanzo chi era J.K. Rowling?
Leggendo la sua storia ho scoperto che era una madre single e disperata a causa di problemi economici. Una come tante che cercava di barcamenarsi tra figli, spesa e lavoro.
Qual è stata la sua fortuna? o meglio la sua capacità?
La storia di J.K. Rowling
Joanne ha una predisposizione per la letteratura e le lingue e dopo aver provato, senza successo ad entrare ad Oxford, studia all’Università di Exeter e proprio in questo periodo sua madre si ammala di sclerosi multipla.
Dopo la laurea, si trasferisce a Londra, dove trova lavoro come ricercatrice e segretaria bilingue ad Amnesty International. Poi si trasferisce a Manchester per un lavoro presso la Camera di Commercio.
La malattia della madre si aggrava e nel 1990 muore. Lei non fa neanche in tempo a raccontargli dell’idea di un romanzo su un bambino dotato di poteri magici che ha concepito proprio in quel periodo, aspettando un treno in ritardo.
La sua vita è un disastro: è separata, disoccupata e ha una figlia a carico. Ma continua a scrivere la storia di Harry Potter e nel 1995 viene termina la stesura del suo primo romanzo che avrà il titolo di Harry Potter e la pietra filosofale. Il resto della storia lo conosci.
Il messaggio che mi ha colpito e che voglio segnalarti è proprio questo:
Credere in te stessa e nelle tue capacità è l’arma più potente!
Credo capiti a tutti di avere delle idee, che possono riguardare ad esempio la possibilità di cambiare lavoro e puntare su una capacità che riteniamo di avere o una passione che vorremmo diventasse il nostro lavoro, ma poi di abbandonarle subito dopo per paura che non siano abbastanza interessanti, o di non riuscire a farcela o che qualcun altro abbia già avuto la stessa idea e sicuramente quella è migliore della tua (io sono la prima ad avere costantemente questi pensieri in testa).
Ma cosa fa la differenza? La differenza tra tante idee, che possono essere anche uguali, la fai tu, quello che ci metti dentro, la fatica che farai per raggiungere il tuo obiettivo, il tuo tempo e l’amore che ci metti. E questa donna aveva perso tutto ma non la sua capacità di sognare e soprattutto di agire per realizzare quel sogno.
Non lo ripeterò mai abbastanza soprattutto a me stessa: i sogni diventano reali solo quando ci crediamo veramente.
E il tuo sogno qual è? Ti va di condividerlo?
Intanto come sempre buona lettura e buona settimana e al prossimo appuntamento con il Caffè letterario motivazionale.