Era il lontano 2010 quando Deta von Teese si esibì in un’epica performance di burlesque a chiusura del Festival di Sanremo. Se si vanno a cercare i video su Youtube, ci si accorge che la Rai li ha tutti censurati. Il bigottismo che vige nel nostro paese a volte è divertente, tenero direi, se non fosse che i palinsesti, quelli di Stato compresi, offrono fiction, film e intrattenimento che chiamare spazzatura è fare un complimento.
Torniamo a noi, non divaghiamo, caro lettore e, soprattutto, cara lettrice perchè l’argomento burlesque è davvero ampio e divertente. Erano quelli intorno al 2010, gli anni in cui Cristina Aguileira e Cheer furono le protagoniste del film Burlesque, gli anni in cui si riscoprivano Betty Page e Tempest Storm e le loro indimenticabili prime performances che ammiccavano senza dubbio a gioiosi rapporti saffici. Erano gli anni in cui fiorivano locali di intrattenimento che sostituivano la musica dal vivo con spettacoli di spogliarelli buffi. Ma cosa è il burlesque?
Burlesque: se lo conosci te ne innamori.
Ebbene il burlesque nasce alla fine dell’800 in Europa come forma di avanspettacolo teatrale. Non immaginiamoci i teatri super eleganti, quelli descritti nei romanzi d’amore per intenderci, ma quelli un po’ più scalcinati, quelli dove andava la piccola borghesia a passare le serate, quelli dove si urlavano volgarità se lo spettacolo era brutto. Dove c’erano le attrici che per arrotondare si concedevano a qualche signore, dove si portava il panierino da casa per sgranocchiare qualcosa.
Ecco, in quei teatri lì, prima che cominciasse lo spettacolo, c’era sempre qualche ballerina o qualche attrice dalle forme piene che per far ridere il pubblico parodiava le gran signore, con vestiti eleganti e pieni di piume che immancabilmente scivolavano di dosso nei modi più ridicoli. Nasce così questa performance che non vuole essere maliziosa ma divertente, buffa, ironica.
Fu nei locali di Pigalle, a Parigi, dove ancora il Moulin Rouge la fa da padrone, che ci si rese conto che quando la spallina di una ballerina cadeva, o una calza si abbassava, le ordinazioni di alcolici aumentavano, l’allegria nella sala aumentava di spessore, gli uomini aprivano i portafogli con più facilità. E perchè non unire l’utile al dilettevole? Le ballerine cominciarono a spogliarsi, a sfilarsi le calze in modo sensuale, a muoversi per provocare reazioni senza mai far vedere proprio tutto.
Negli spogliarelli di burlesque, che oggi vanno meno di moda di qualche anno fa, non conta quanta carne si mostra, ma come la si mostra e non ha importanza se si è magre, grasse, d’esperienza o con la carne soda della gioventù. La cosa più importante, quella senza il quale il burlesque non esiste, è il sorriso!
Le performer di burlesque sfoggiano costumi elaborati, trucco teatrale, paillettes e lustrini a non finire, oppure si presentano sul palco coperte solo da palloncini che poi scoppiano rimanendo fintamente coperte dai pendaglini sui capezzoli e dai ventagli di piume sulle pudenda. C’è chi dice che gli spettacoli di burlesque siano adatti alle donne, non agli uomini perchè in effetti… beh, diciamolo, in qualsiasi night le pornostar offrono spettacoli molto più spinti.
Non è questo l’obiettivo delle performer di burlesque, lo spettatore non deve eccitarsi ma divertirsi, deve rimanere ammaliato dall’eleganza dei movimenti, dalla bellezza dello spettacolo nel suo complesso, dalla simpatia maliziosa della performer (non necessariamente bella… la carne in abbondanza è sempre molto apprezzata negli spettacoli di burlesque). Ognuna di noi contiene una stupenda performer, care lettrici, il burlesque, con le sue movenze sfiziose e sexy, è alla portata di tutte noi.
In definitiva, care signore, se sentite di avere una vena esibizionista, di essere divertenti e simpatiche, di essere autoironiche, di aver voglia di stupire i vostri partner ebbene, cercate nella vostra città un corso di burlesque perchè avete trovato l’hobby che fa per voi! E anche per i vostri uomini!