Buon compleanno Ligabue!
Mi va di iniziare così, citando, o quasi, uno degli album più belli della carriera del grande rocker di Correggio Luciano Ligabue, che oggi, 13 Marzo 2020 spegne sessanta candeline. Parlo ovviamente di Buon Compleanno Elvis!, il disco di questo artista a cui sono più legato.
Te lo dico sinceramente, caro iCrewer, apprendere che il buon Luciano è brillantemente arrivato a questo traguardo mi ha particolarmente colpito, per un semplice fatto: vuol dire che anche io non sono più quel ragazzino che nel lontano 1997, ovvero ventitré anni fa, era partito in pullman dal suo piccolo paese di provincia per andare a vederlo in concerto allo stadio di San Siro a Milano, lo spettacolo che poi sarebbe diventato lo splendido disco live Su e giù da un palco.
Il mio primo grande concerto, la mia prima festa rock, il mio primo impatto con la grande emozione che ti arriva in faccia e nello stomaco quando partono i decibel dalle casse. Avevo appena diciotto anni ed è stato Ligabue a iniziarmi a tutto questo.
Da quella volta, ho rivisto Ligabue almeno in altre sei o sette occasioni, compresi i concerti nei palazzetti, quelli nei locali, più intimi e più concentrati, e quelli nei teatri, che onestamente sono stati quelli che ho preferito per la sua dimensione più poetica e più vicina al mio io che andava via via con gli anni formandosi.
Ecco perché son qui a dire e a scrivere Buon compleanno Ligabue!, per dire grazie alle sue canzoni, per dire grazie alla sua creatività e grazie alla sua presenza costante durante tutto il periodo della mia crescita personale. Avrei miliardi di aneddoti legati a questa o a quella canzone, miliardi di racconti condivisi con gli amici di sempre, miliardi di emozioni provate che ancora restano scritte dentro di me.
Mi limito però ai ricordi legati a quell’album, quello già citato, Buon Compleanno Elvis! che ai tempi avevo comprato in musicassetta e che ha accompagnato tutta la mia preparazione alla maturità. Ho chiaro e nitido il ricordo di un me diciottenne che studiava di sera, sul tavolo della cucina, mentre nel walk-man scorrevano una a una le canzoni che compongono la playlist di quel disco. Io trovo davvero magico il potere della musica, in particolare della musica che ci piace.
BUON COMPLEANNO LIGABUE: Le canzoni
E a proposito di musica che ci piace, o meglio di canzoni che mi piacciono, mi sono chiesto quali sono le canzoni del Liga che in tutti questi anni ho preferito? Le prime, quelle dei primi anni. E non è certo per una involuzione dell’artista che invece ha dimostrato negli anni, e sono trenta di carriera!, di mantenere sempre alto il livello e di raccogliere il consenso anche della e delle generazioni che sono venute dopo la mia, ma penso, anzi ne sono certo, che sia per il fatto che da giovani si ha un entusiasmo diverso nel recepire le cose.
Le canzoni di Ligabue che parlano di amici, di bar e di calcio sono entrate dentro di me in modo naturale quando avevo venti anni, quelle invece d’amore o di riflessioni sulla vita hanno dovuto maturare un po’ prima di regalarmi quei brividi che solo una grande canzone può fare.
Potrei abbozzare una playlist dei miei pezzi preferiti del Liga, e magari ti invito a farlo anche tu. Diciamo sette titoli? Per farla breve e non andare troppo fuori tema, in quanto ho ancora da affrontare il Liga scrittore.
Almeno Credo, Leggero, Sulla mia strada, Siamo chi siamo, La porta dei sogni, Sogni di rock n roll e Non dovete badare al cantante, probabilmente la mia preferita in assoluto.
BUON COMPLEANNO LIGABUE: I libri
In un articolo intitolato Buon compleanno Ligabue non si può chiudere gli occhi davanti al fatto che Luciano si è cimentato con successo anche in veste di scrittore. Il primo e unico romanzo, edito da Feltrinelli nel 2004 è La neve se ne frega, che narra la storia di una coppia composta da Difo e Natura in un ipotetico futuro controllato dove si nasce vecchi e si ringiovanisce con il passare degli anni. Un mondo creato e governato secondo il Piano Vidor che garantisce a tutti gli umani una vita felice e adeguata ai bisogni: mangiare, fare l’amore e vedere gli amici.
Nessuno conosce però che la vita può essere altro, nessuno conosce le forme d’arte e nessuno immagina che si potrebbe vivere secondo il proprio pensiero e non quello imposto dal Piano. I due, Difo e Natura, però sono diversi e sono destinati a comprendere che c’è dell’altro e che la vita non può e non deve essere indirizzata in ugual misura per tutti.
Un romanzo che ho letto appena uscito e che ovviamente mi ha aperto duemila portoni per il mio percorso di formazione. A volte mi chiedo se gli artisti sono consapevoli del fatto che con i loro libri, canzoni o film, andranno a influire sulle scelte di chi li ascolta o legge. Mi chiedo se sentono questa responsabilità.
Gli altri libri sono delle raccolte di racconti e poesie:
Fuori e dentro il Borgo del 1997 che comprende una quarantina di racconti che narrano la vita in una cittadina della provincia emiliana. Appaiono per la prima volta in questa raccolta alcuni personaggi che poi vedremo nel film Radiofreccia, altro punto fondamentale del mio diventar grande e scoprire un certo tipo di musica.
Lettere d’amore nel frigo è invece una raccolta di poesie, scritte nei primi anni duemila in un periodo molto sofferto della sua vita. Edita nel 2006, ha avuto un grosso riscontro di pubblico e un grande consenso. Le poesie del Liga ricalcano il suo stile di raccontare utilizzato nelle canzoni: usare i personaggi come veicolo delle storie e dei messaggi.
Nel 2012 invece esce Il rumore dei baci a vuoto: tredici racconti, che l’autore definisce molto autobiografici, raccontano l’amore in tutta la sua totalità.
L’ultima fatica letteraria del Liga è invece del 2016, attraverso ancora lo strumento del racconto l’autore guida il lettore alla scoperta della quotidianità e della scoperta giorno per giorno della vita: Scusate il disordine.
BUON COMPLEANNO LIGABUE: Il cinema
Per completare al meglio questo articolo ricco di memorabilia per quel che riguarda il mio rapporto col Liga e per rendere davvero onore a questo grande artista italiano omaggiandolo e dicendo ancora una volta Buon compleanno Ligabue, non si può non parlare del suo ruolo da regista.
1998: Radiofreccia: uno dei film più importanti della mia vita, come già anticipato qualche riga fa. Con le citazioni dei discorsi fatti alla radio da Stefano Accorsi ci sono andato avanti per anni. Non escludo che sia partito da questo film il mio percorso radiofonico, arrivato comunque parecchi anni dopo. Io e i miei amici, ma credo che in tanti ragazzi di fine anni ’90 lo abbiano fatto, ci eravamo assegnati i personaggi del film.
Io oggi non mi ricordo quale mi era stato cucito a pennello, quel che è certo, è che Ligabue con questo film ha raccontato tutti noi. Lo ha fatto prendendo spunto dalla sua terra, dal suo paese e dalle sue esperienze, e lo ha fatto consapevole di creare un modello condivisibile e riconoscibile da tutti i ragazzi di ogni paese d’Italia.
2002: Da zero a dieci: il film che ho visto più volte in assoluto. Il film con il quale mi sono dovuto trovare a fare i conti una volta cresciuto. Non saprei dirti, caro iCrewer, quante volte ho regalato a Natale o a un compleanno il dvd di questo film. Quanto è difficile diventare adulti? Quanto è difficile lasciare andare l’immaturità che contraddistingue noi maschi? Quanto? Ma poi in realtà ci riusciremo mai a lasciarla andare davvero? Se non hai mai visto questo film, segnatelo nelle cose da fare nella vita.
2018: Made in Italy: senza dubbio un bel film, in perfetto stile Ligabue, che però, sempre per il fatto che non l’ho percepito più con l’entusiasmo di un ragazzino, non mi ha spostato di quindici centimetri il mondo come era successo per gli altri due.
Mi perdonerai se sono andato lungo, se la passione per questo immenso artista mi ha coinvolto così tanto e mi ha fatto scrivere e scrivere e scrivere pescando nei ricordi di quando ero… oh al diavolo la nostalgia! e quindi lasciamelo dire ancora una volta, con immensa sincerità e gratitudine:
Buon compleanno Ligabue!
Ligabue è il mio cantante preferito mi ricordo il 1 concerto dal vivo allo stadio Olimpico nel luglio 2010 con la mia ragazza che poi è diventata mia moglie una serata caldissima ma fu stupenda Liga e il suo gruppo fantastici e stadio pienissimo me lo ricorderò per sempre!