Dal 30 gennaio arriverà tra gli scaffali di tutte le librerie e degli store digitali Bob Marley. One Life di F.T. Sandman ed edito da Newton Compton.
Il libro è un omaggio ad uno dei volti più noti del panorama musicale internazionale il quale si può dire, a buon diritto, di aver scritto alcune delle pagini più importanti della musica mondiale.
Ma Bob Marley non è solo il padre della musica raggae ma anche uno degli artisti più influenti e iconici del XX secolo, non solo dal punto di vista musicale ma anche da quello culturale.
In vista dell’uscita di questo nuovo libro che ne celebra i successi ma anche le cadute, le luci e le ombre, ripercorriamo brevemente la carriera e la vita di questo uomo straordinario.
Bob Marley: la leggenda del raggae
Tuttavia, la sua passione per la musica emerse molto presto. Con mezzi di fortuna e strumenti improvvisati cominciò con piccole jam sessions ed esibizioni improvvisate.
Nel 1963 arrivò la svolta: formò, infatti, il gruppo The Wailers, dando inizio a una carriera che avrebbe ridefinito il reggae e ispirato milioni di persone in tutto il mondo.
Negli anni Sessanta Bob Marley e la sua band cominciarono a farsi conoscere nel panorama musicale giamaicano ma è solo agli inizi degli anni Settanta che raggiunse un successo internazionale.
I suoi primi album Catch a Fire e Burnin’ ebbero un successo clamoroso e attraverso di essi Bob mostrò al mondo quanto la musica potesse essere utile per migliorare la società e il mondo intero.
I Wailers si sciolsero nel 1974 ma questo non arrestò la scalata di Marley al successo. Solo due anni dopo lo scioglimento della band, infatti, regalò al mondo No Woman, no Cry ancora oggi conosciuta come una delle più belle canzoni mai scritte.
Ma non è certamente l’unica: per tutti gli anni Settanta Bob Marley continuò a sfornare un capolavoro dopo l’altro: l’album Exodus viene riconosciuto dalla critica come il più riuscito dell’artista.
Ne è un esempio l’episodio del 1976, che lo vide vittima di un attacco armato nella sua casa a Kingston, Giamaica. Nonostante il tentato omicidio, Marley decise di esibirsi a un concerto di pace tenutosi pochi giorni dopo. Questo atto coraggioso sottolineò il suo impegno per la pace e l’unità dei popoli.
La religione rastafariana fu una parte essenziale della vita di Marley, influenzando sia la sua musica che la sua filosofia di vita. Le sue canzoni spesso riflettevano i principi rastafariani, tra cui la ricerca della libertà, la resistenza all’oppressione e la spiritualità.
Bob Marley morì l’11 maggio del 1981 a causa di un tumore. Ad un mese di distanza dai suoi funerali di stato la Giamaica gli conferì il prestigioso Jamaica Order of Merit.
È stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1994 e la sua immagine è diventata un’icona globale della cultura reggae.
Bob Marley. One Life – il nuovo libro in uscita
F.T. Sandman (pseudonimo dello scrittore Federico Traversa) ha deciso di dedicare alla leggenda del raggae una biografia che raccoglie non solo la storia dei suoi successi musicali ma anche le ragioni che hanno reso Bob Marley un’icona assoluta nel panorama culturale d’ogni tempo.
Ecco una breve sinossi:
Ma anche il lato più privato e segreto, i ricordi d’infanzia, il forte legame con la sua Giamaica, la passione per il calcio. E, naturalmente, la sua musica, colonna sonora di tante generazioni in lotta per i propri diritti.
Attraverso le interviste rilasciate da Bob Marley nel corso della sua vita, F.T. Sandman ricostruisce la storia e la voce di una star indiscussa, accompagnando i lettori alle origini del culto rastafari e alla nascita della musica reggae.
Senza dimenticare l’eredità di Bob Marley, la carriera musicale dei suoi figli e il debito che tanti celebri musicisti (da Rihanna a Manu Chao) hanno nei suoi confronti.
Un libro emozionante e ben documentato, ricco di curiosità e testimonianze per tutti gli appassionati e per chiunque desideri saperne di più su questo grande artista giamaicano.
Un testo prezioso, dunque, che ci fa capire quanto il suo messaggio di amore, pace e giustizia sociale rimane più rilevante che mai in un mondo ancora alle prese con molte delle stesse sfide che Marley ha affrontato durante la sua vita.
Un invito a non dimenticare il suo esempio, un invito ad emulare quello straordinario artista che, come ribadisce Sandman, «Prima ha cambiato la musica, poi ha cambiato il mondo».