Caro iCrewer, capita anche a te ormai da una settimana, quando apri la posta elettronica, di trovare almeno dieci mail relative al Black Friday? Oppure quando ascolti la radio o guardi la televisione, hai notato che almeno la metà delle pubblicità sono relative a questo giorno dove si può comprare ciò che spesso non ci possiamo permettere?
E’ infatti, una settimana ormai che siamo bombardati da tutte le parti, tra messaggi, pubblicità e post… poi ieri mi sono imbattuta in questo, ti prego di leggerlo con molta attenzione, a me ha fatto molto riflettere.
Ti abbiamo già parlato della Piccola Farmacia Letteraria e della sua proprietaria Elena Molini, il suo post mi ha aperto gli occhi su cose a cui sinceramente da consumatrice non avevo mai pensato.
Elena afferma:
“Va da sé che se io levo anche solo 2 euro da quel libro sto quasi dimezzando il mio ricavo, ottenendo due risultati poco edificanti: a me rimarranno solo 4 paperdollari, dai quali togliere tutte quelle voci che ho elencato sopra, e voi penserete “ammazza oh, questa tirchia s’è sprecata con tutto questo sconto”.
Quando riusciamo a fare un po’ di sconto in più è perché gli editori fanno periodicamente delle campagne durante l’anno riservando un sovrasconto ai librai che noi, generosi e per niente taccagni ?, giriamo direttamente a voi sottraendolo dal prezzo di copertina.
Quindi, lo sconto sui libri non lo possiamo fare ma per il Black Friday quest’anno abbiamo deciso di regalarveli direttamente. Abbiamo un sacco di libri usati in ottime condizioni, nostri, che ci hanno regalato, lasciati dai clienti e abbiamo deciso di regalarli a voi cosicché il Black Friday sia un’occasione di condivisione invece che una mera trovata commerciale.
Noi non scontiamo, condividiamo!”
Troppo spesso, scusami il gioco di parole, diamo per scontato che anche se il prezzo di un oggetto, e ancora più di un libro, viene abbassato non comporti alcuna perdita, anzi, che comunque un guadagno ci sia. Come hai potuto leggere anche tu, purtroppo non è sempre così.
Con questo non voglio dire che non bisogna approfittare degli sconti o di periodi come il Black Friday, io sono una persona che cerca sempre lo sconto. Ho capito però che amo i libri e amo leggere, per un libro, se mi piace davvero, non aspetterei lo sconto. Quando ho cominciato a lavorare in centro, anni fa, il posto dove potevi trovarmi in pausa pranzo era un negozio di vestiti oppure in libreria. Mia madre mi diceva sempre: “Metti qualcosa da parte. Spendi tutto in vestiti e libri!”. I vestiti di allora dopo vent’anni e due figli non li indosso più, i libri invece fanno ancora parte della mia libreria.
Trovo molto bella l’iniziativa di Elena Molini e della Piccola Libreria Letteraria, che spero presto di visitare. Se sei a Firenze, passa nel quartiere Gavinana in via Ripoli 7r, il 29 novembre non dimenticare questo piccolo scrigno pieno di tesori.