Ehilà iCrewer! Sei mai stato in Germania? Se ti capita di passarci e hai voglia di andare a caccia di luoghi di lettura interessanti, allora non farti sfuggire la biblioteca civica di Stoccarda!
Sebbene personalmente io preferisca templi del libro dal sapore più antico, non siamo di certo nuovi nell’esplorazione di biblioteche e librerie futuristiche. Innovativa, moderna, geometrica, quella di Stoccarda non ha nulla da invidiare alla libreria Zhongshuge, in Cina, giusto per citarne una. La sua architettura e il suo design sono così particolari e innovativi da averle fatto vincere, nel 2013, il premio di Biblioteca dell’anno della nazione tedesca.
Biblioteca civica di Stoccarda: qualche dato
In realtà, devi sapere che con la denominazione biblioteca civica di Stoccarda, non si identifica solamente un edificio (quello di cui poi parleremo meglio), ma un vero e proprio circuito, composto da diciassette biblioteche di quartiere; quattro all’interno degli ospedali; quella municipale e due bibliobus.
Agli inizi del secolo scorso, la sede centrale di questa associazione di biblioteche era il Wilhelmspalais, l’ottocentesca residenza dell’ultimo re di Württemberg, Guglielmo II. Verso l’inizio degli anni ’90 del Novecento, però, si decise di cambiare look al punto di riferimento della rete bibliotecaria di Stoccarda e venne quindi aperto un appalto per il progetto del nuovo edificio, a cui parteciparono circa 235 studi di architetti.
La nuova sede della biblioteca civica di Stoccarda aprì nell’ottobre del 2011, dopo che volontari e bibliotecari avevano impiegato gli ultimi mesi nel trasloco. Il suo design originale diede subito frutti: nel primo anno si registrò il 50% in più di iscritti e i prestiti aumentarono del 33%.
Oggi, la biblioteca ospita un numero impressionante di volumi, divisi in varie sezioni: musica; arte, bambini e ragazzi; un archivio contenete circa 10’000 film di animazione, in parte provenienti dal Trickfilmfestival – evento che ha luogo in città; terza età; information literacy; diritto amministrativo e letteratura locale. Senza contare che, oltre a usufruire delle sale di lettura, sono disponibili per gli utenti anche svariate postazioni al computer.
Cosa c’è di così speciale in questa biblioteca?
Beh, senza dubbio, ad attirare l’attenzione sull’edificio in Mailänder Platz sono il suo design e a sua architettura così particolari e singolari.
Opera dell’architetto sudcoreano Eun Young Yi, la struttura, un parallelepipedo quadrato, misura 44 metri in lunghezza e 40 metri in altezza, per una superficie totale di 20.200 metri quadrati. Il numero di piani che la compongono sono impressionanti: nove spiccano verso il cielo e due in direzione “Centro della Terra“.
Le quattro facciate, ricoperte da un alternanza di vetro e vetro cemento, mostrano con orgoglio la scritta “biblioteca” in svariate lingue. Una bella idea, non trovi? Ovviamente, proprio sopra l’ingresso campeggia la grande insegna Stadtbibliothek (biblioteca comunale), in modo che a nessuno possa venire il dubbio di dove stia effettivamente per entrare.
Il piano terra è occupato dalla zona reception, in cui è possibile effettuare prestiti e restituzioni ventiquattro ore su ventiquattro, mentre il seminterrato è una grande sala per manifestazioni che può contenere un paio di centinaia di persone. Il vero centro della costruzione, della biblioteca è, però, il Cuore: una sala di lettura a forma di imbuto, posizionata all’altezza del quarto piano e con il tetto in vetro. Non costituisce solo l’ambiente perfetto per immergersi nella lettura, ma è anche un’importante fonte di illuminazione per tutto il resto dell’edificio, in cui il grigio tenue degli arredi regna sovrano, interrotto solamente dalle coste colorate dei libri.
Una chicca? Nel sottotetto si trova un caffè letterario!
Che te ne pare? Nel caso fossi in zona e ti andasse di fare un salto tra questi scaffali, ti consiglio di dare prima uno sguardo agli orari!