Ciao mio caro iCrewer sono felicissima di poterti parlare di un fantastico libro che ho avuto l’onore di leggere e recensire
Basta un caffè per essere felici di Toshikazu Kawaguchi edito Garzanti
Basta un caffè per essere felici è il seguito di uno dei libri più letti del 2020: Finchè il caffè è caldo. Toshikazu Kawaguchi torna con un’emozionante storia sulla meraviglia che si nasconde negli imprevisti della vita e nei regali del destino.
«Un inno a superare le difficoltà con l’anima aperta.» Annachiara Sacchi, la Lettura – Corriere della Sera
Basta un caffè per essere felice ripropone alcuni dei protagonisti del libro precedente come Kazu e Nagare e, ovviamente, la donna fantasma che occupa sempre la stessa sedia e di cui, finalmente, potremo scoprire qualcosa che la riguarda.
Anche in Basta un caffè per essere felici la magia è una costante, ma non come siamo abituati a pensare, non si parla di streghe e stregoni o di incantesimi di ogni genere, la magia più bella che incontriamo in entrambi i libri è quella creata dai sentimenti, quelli che ci portano a rimettere in discussione tutte le scelte della nostra vita e ci permettono di essere felici.
Uno dei punti chiave credo sia che tutte le storie si intrecciano tra loro e con le precedenti, facenti parte del primo volume, creando un filo di continuità da me molto apprezzato, dando la sensazione di conoscere molto bene le figure essenziali che ruotano intorno ai magici viaggi nel passato che affronteranno i nostri protagonisti.
L’importante è bere il caffè finché è caldo
Come nel primo romanzo, anche in Basta un caffè per essere felici le regole da rispettare per poter viaggiare nel tempo sono sempre le stesse, la più importante rimane quella di bere tutto il caffè finché è caldo, se così non fosse le conseguenze sarebbero davvero spiacevoli.
Le storie proposte sono emozionanti e piene di amore, sono storie di vita reali, per questo vicine ad ognuno di noi, ti permettono di immedesimarti e la semplicità con la quale l’autore le racconta le rende ancora più vere e intime. Un libro veloce, scritto bene e molto profondo ma non pensante. Toshikazu ha voluto dare un po’ di speranza in questo periodo non semplice. Lo consiglio a chi ha voglia di lasciare la realtà e sedersi a bere un buon caffè.
La sua copertina è semplice, ma senza dubbio attira l’attenzione, traspare un senso di serenità come tutta la cultura giapponese è in grado di fare, è una fantastica testimonianza di usi e costumi di un paese da noi lontanissimo ma tutto da scoprire.
Sono rimasta affascinata da questo romanzo, mi ha confermato la bravura e la semplicità di questo autore che, attraverso un’usanza ormai mondiale come il caffè, ha creato un luogo fantastico in grado di aiutare chi ne ha bisogno, chi non si perdona a causa di scelte sbagliate o chi non ha avuto il coraggio di confessare i propri sentimenti.
Si legge davvero velocemente ed è rilassante passare il tempo tra le pagine di questo fantastico romanzo, la cultura orientale ci ha spesso insegnato a credere in cose per noi inesistenti, in grado di farci ritrovare il vero senso della vita e le cose davvero importanti.
Sono convinta che ache tu, mio caro iCrewer, troverai le pagine di questo libro una piacevole evasione dalla realtà, mi raccomando continua a seguirci per rimanere sempre aggiornato con le novità del momento.
Un abbraccio virtuale e buona lettura