Ciao iCrewer in questo articolo vi porterò alla scoperta di un personaggio della letteratura noto in tutto il mondo Oscar Wilde, uno dei più grandi esponenti del decadentismo e dell’estetismo britannici.
Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde conosciuto come Oscar Wilde
Per i primi 9 anni della sua vita fu educato tra le mura domestiche per poi iniziare i suoi studi nei quali fu subito chiaro che il ragazzo era particolarmente attratto dai lirici greci vincendo diversi premi.
Durante i suoi studi conobbe Walter Pater di cui divenne un discepolo, la sua teoria Arte per Amore dell’Arte influenzò profondamente la sua vita e le sue opere.
Da Pater apprese un nuovo stile di vita basato sull’estetismo
Cominciò a vestire in modo stravagante e passeggiava spesso con un giglio o un girasole fra le mani. Questo suo esibizionismo lo fece notare dall’alta società londinese perché la gente era completamente affascinata dalle sue argute affermazioni.
Oscar viaggiò molto e visitò l’Italia, la Grecia e gli Stati Uniti dove una sua frase divenne famosa
I have nothing to declare but my genius – Non ho niente da dichiarare tranne il mio genio
Quando tornò in patria sposò Costance Llyod con la quale ebbe anche due figli, non era un matrimonio basato sul sentimento in quanto Oscar Wilde era omosessuale, parte di sé che cerco di tenere nascosta in quanto non accettata.
Wilde era immensamente popolare ma le cose cominciarono a volgere al peggio quando iniziò una relazione con il giovane Lord Alfred Douglas soprannominato “Bosie” per il quale fu processato e fu condannato a due anni di lavori forzati nella prigione di Reading Gaol.
Gli anni di prigionia e le sue opere più importanti
In questi anni scrisse due opere importantissime, The Ballad of Reading Gaol (La Ballata del carcere di Reading ) sulla sua esperienza in prigione, e una lunga lettera autobiografica a Lord Alfred Douglas, De Profundis, pubblicata nel 1905.
Alla fine di questi due anni aveva perso tutto, anche la moglie e i figli, inoltre l’opinione pubblica era contro di lui. Decise di lasciare l’Inghilterra e si trasferì a Parigi sotto un altro nome, Sebastian Melmoth.
Il nome di Oscar Wilde è strettamente legato alla corrente dell’estetismo: egli fu la perfetta incarnazione del dandy, un uomo elegante e raffinato che viveva la propria vita come un’opera d’arte, alla ricerca del piacere e scioccando la gente con affermazioni scandalose.
La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
La storia narrata è una versione del mito del Faust che vende l’anima al diavolo in cambio del sapere illimitato.
La sua notorietà non si ferma solo al suo unico romanzo ma anche alle opere teatrali come ad esempio L’importanza di chiamarsi Ernesto.
Wilde è tutt’ora uno degli uomini più nominati in quanto i suoi aforismi sono tutt’oggi utilizzati; vengono inseriti anche nelle frasi all’interno dei Baci Perugina
Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.
Dopo la prigionia si trasferì a Parigi dove morì nel ‘900 per meningite.
Alcune curiosità su Oscar Wilde…
Wilde è andato in tour negli Stati Uniti nel 1882, come una rock star. Teneva discorsi su moltissimi argomenti come il Rinascimento inglese e l’arte contemporanea.
Oscar è solo uno dei quattro nomi dello scrittore, all’anagrafe è registrato Oscar Fingal O’Flahertie Wills Wilde.
Il figlio di Wilde, Cyril, ha cambiato cognome dopo che il padre è stato condannato.
La sua lapide, ora circondata da una lastra di vetro protettiva, a causa dei troppi baci di rossetto che l’hanno segnata, riporta la seguente scritta: E lacrime aliene riempiranno per lui, l’urna a lungo rotta della pietà. I suoi afflitti saranno reietti, ed i reietti sempre lo rimpiangeranno. E poi, sul retro, Ahimé, muoio al di là dei miei mezzi.
Si racconta che in occasione dei suoi compleanni Oscar Wilde indossasse abiti neri. La motivazione? Era “a lutto per uno dei suoi anni”.
Un uomo che ha saputo lasciare un segno nella storia, un genio della letteratura e dell’arte.
Il nostro viaggio è finito, ti aspetto per conoscere insieme altri grandi personaggi che hanno saputo, attraverso la scrittura, lasciarci qualcosa di magico.
Un abbraccio virtuale mio caro iCrewer