Caro Lettore, oggi nella nostra rubrica Autori in tasca parliamo di John Maxwell Coetzee, autore sudafricano naturalizzato australiano, Premio Nobel della letteratura nel 2003.
E’ un autore eterogeneo, che ha scritto sia opere di narrativa, che di critica, inoltre si è impegnato in diverse attività accademiche come professore, linguista e traduttore.
Coetzee è un uomo molto riservato e si batte per i diritti degli animali, tematica che ha anche affrontato in alcuni suoi libri.
John Maxwell Coetzee
E’ nato nel 1940 a Città del Capo in Sudafrica, dal 2002 vive in Australia. Si è laureato in Matematica e Inglese poi si è trasferito prima a Londra, per lavorare come programmatore di computer e successivamente in Texas, per specializzarsi in Linguistica.
Terre al crepuscolo è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1974, che affronta, tra l’altro, le crudeltà del colonialismo del diciottesimo secolo in Sudafrica.
Successivamente ha pubblicato La vita e il tempo di Michael K e Vergogna, dove parla dell’Apartheid.
Nel 2003 ha vinto il premio Nobel per la letteratura. L’Accademia di Svezia lo ha premiato con la seguente motivazione: ” I suoi romanzi sono caratterizzati da una buona costruzione, un dialogo pregnante e brillantezza d’analisi”.
Coetzee è il secondo scrittore sudafricano a vincere il Nobel per la letteratura, dopo Nadine Gordimer nel 1991.
Aveva inoltre ricevuto in precedenza, nel 1983 e nel 1999, altri importanti riconoscimenti come il prestigioso Booker Preize.
Nei romanzi Elizabeth Costello, Vita animale, Uomo lento e Quando una donna invecchia, l’anziana scrittrice australiana di fantasia Elizabeth Costello agisce come suo alter ego.
E proprio in queste opere Coetzee parla dei diritti degli animali integrando i temi delle sue conferenze.
Ha inoltre destato grande interesse nei critici letterari la sua trilogia autobiografica: la trilogia di Gesù con L’infanzia di Gesù, I giorni di scuola di Gesù e La morte di Gesù.
Con questa trilogia l’autore non fornisce risposte ma pone grandi domande che abbracciano i temi a lui più cari.
John Maxwell Coetzee, Bugie e altri racconti morali
In questo testo, pubblicato da Einaudi il 28 maggio 2019, Coetzee affronta il rapporto tra l’umano e l’animale, l’ipocrisia che cela l’ingiustizia, l’universale bisogno di perdono.
Sono «racconti morali» perché non sono mai moralisti, e alla consolazione di una «morale della favola» oppongono sempre il turbamento del dubbio.
Provata da questa quotidiana, ingiustificata esplosione di violenza decide di bussare alla porta dei padroni del cane: ma negli esseri umani troverà una violenza ancora più profonda e impenetrabile di quella animale.
Una madre e nonna, in cui i lettori di Coetzee riconosceranno Elizabeth Costello, decide nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno di accogliere figli e nipoti con un taglio alla moda e i capelli tinti di un biondo sgargiante.
Poi ancora Elizabeth, qualche anno più avanti, che vive ritirata in una casa nella campagna spagnola. Sola con i suoi gatti e l’amara consapevolezza che a regolare la vita non sia tanto l’amore quanto il dovere.
E infine suo figlio, che la va a trovare per cercare di farle accettare la verità ultima, quella da cui, a un certo punto, non potrà più nascondersi… In sette storie esemplari, che hanno l’asciuttezza della parabola e l’intensità della rivelazione.
Ciò che colpisce di questo autore è la sua capacità di trattare temi complessi e di grande attualità in maniera sempre diversa, sperimentale e di grande impatto emotivo su chi legge.
Come sempre buona lettura!