Caro lettore, oggi ti voglio parlare di Jack London.
Il mio incontro con Jack London
Ho incontrato questo scrittore all’età di 15 anni. Mi piace leggere libri che parlano di animali fin da quando ero piccola, alcuni testi però mi erano preclusi in giovanissima età, o per la durezza degli argomenti trattati o per la lunghezza del racconto, che avrebbe ostacolato un normale impegno nello studio.
Ma il libro con quel bel cane-lupo sulla copertina attirava il mio sguardo… e non solo quello! L’incontro è avvenuto durante le vacanze di Natale del 1993: più tempo per leggere, senza rubare spazio allo studio! E da allora è amore per tutti i libri dove gli animali sono protagonisti, indipendentemente dall’argomento trattato.
Vita di Jack London
In questo libro l’autore si è ispirato al periodo della sua vita, durante il quale lavorava come cercatore d’oro, essendo nato in America alla fine del 1800. Californiano di nascita, il suo nome all’anagrafe è John Griffith Chaney, prenderà il cognome London dal padre adottivo. Ebbe una gioventù turbolenta che lo portò a frequentare i centri di riabilitazione per diversi anni. Fece numerosi lavori, adattandosi facilmente alle varie situazioni. Queste esperienze lavorative gli consentirono di conoscere diverse realtà da cui trasse ispirazione per i suoi romanzi.
L’anno successivo scrisse Il richiamo della foresta, definito dall’autore il libro compagno, non il seguito del libro con cui ho conosciuto questo scrittore; sono due libri paralleli: trattano argomenti simili (i cercatori d’oro, il cane prima maltrattato e poi curato dalla mano dell’uomo), ma non sono collegati nel susseguirsi degli eventi.
Negli anni successivi scrisse Il lupo di mare, basato sulla sua esperienza come cacciatore di foche, e La sfida, dove narra la storia di un pugile. Scrive Zanna bianca all’età di 30 annni!
Ecco altri suoi scritti: La strada – Diari di un vagabondo, dove è descritto il contrasto tra il “sogno americano” e i vagabondi e i disoccupati delle strade; Prima di Adamo, un racconto fantastico tra passato e presente; Il tallone di ferro, un romanzo sul destino della società capitalista; Martin Eden, un’autobiografia che ottenne notevole successo; Radiosa aurora, la storia di un cercatore d’oro al Circolo Polare Artico; La valle della luna, un altro romanzo politico contro le ingiustizie sociali e il desiderio di una società più giusta; La peste scarlatta, un romanzo post-apocalittico; Il vagabondo delle stelle, tratta la pena di morte nelle carceri californiane; La piccola signora della grande casa, dove si narra di un triangolo amoroso.
Il 22 novembre 1916, all’età di 40 anni, muore nella sua casa in California; nonostante i misteri nascosti dietro le cause della sua morte, posso sicuramente affermare che noi lettori abbiamo perso un grande scrittore, che aveva ancora tanto da insegnare e da trasmetterci. La sua opera è stata d’ispirazione per numerosi scrittori, fra cui Jack Kerouac.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura