Le cose più belle di questo mondo sono come breve sogno.
Francesco Petrarca
Francesco Petrarca e le tre corone
Caro iCrewer è un piacere parlarti oggi di Francesco Petrarca, l’autore che con Dante Alighieri e Giovanni Boccaccio rientra nelle tre corone.
Devi infatti sapere che nel 1300, grazie alla magnificenza delle opere: “La Divina Commedia” di Dante Alighieri, “Il Decameron” di Giovanni Boccaccio, e i “Rerum Vulgarium frammenta” noti come “Canzoniere” di Francesco Petrarca, questi tre autori ottennero le tanto celebrate “Tre corone”, ovvero delle corone d’alloro con cui ai tempi si cingeva il capo dei poeti.
Francesco Petrarca
Nato ad Arezzo il 20 luglio 1304 è uno scrittore, un poeta, un filologo e un umanista. Ha avuto un ruolo molto rilevante per l’uso della lingua volgare nella poesia.
Suo padre era un notaio fiorentino che, per scopi lavorativi, viaggiava molto e nei suoi vari spostamenti portava con se il figlio Francesco; sono appunto questi viaggi che condurranno il poeta ad Avignone, in Francia, nel periodo in cui nella medesima città si trovava la corte papale.
La cittadina francese ha molto influito sulla formazione di Petrarca, era un luogo di incontro per i grandi scrittori e gli intellettuali di tutta Europa; c’era un grande scambio di idee politiche e un ampio dibattito culturale.
Durante questi anni Petrarca si avvicina ai classici antichi, tra cui le opere di Virgilio e Cicerone, pensa che conosce così bene il latino da riuscire a scrivere gli appunti e le sue riflessioni utilizzando questa lingua. Compie degli studi grammaticali, dopo di che il padre lo iscrive alla facoltà di legge, da prima presso l’Università di Montpellier e poi, dal 1320, a Bologna; studi che, alla morte del padre, Petrarca abbandonerà.
L’incontro con Laura
Petrarca stesso racconta di aver incontrato Laura il 6 aprile 1327, durante le celebrazioni del Venerdì Santo, nella chiesa di Santa Chiara in Avignone e se ne innamora immediatamente. E’ proprio da questo incontro e dall’amore non ricambiato per questa donna che è ispirato il “Canzoniere”.
Nel 1330 Petrarca prende gli ordini minori e viene assunto dal cardinale Giovanni Colonna, fratello di Giacomo Colonna, come cappellano di famiglia; durante questi anni si dedica agli studi e ha due relazioni dalle quali nascono i figli Giovanni e Francesca. Inoltre compie numerosi viaggi in Europa e, grazie alla notorietà della famiglia Colonna, ha potuto frequentare luoghi come biblioteche e archivi inaccessibili che contenevano testi antichi e pregiati.
Nel 1335 ha avuto inizio la sua corrispondenza con il Papa, nel tentativo di chiedergli aiuto per sedare le rivolte in corso in Italia e di convincerlo a far tornare la sede papale a Roma. Nel 1340 riceve l’invito all’incoronazione poetica che è avvenuta nel 1341 in Campidoglio.
Successivamente ha vissuto per un periodo in Valchiusa e poi, per circa due anni, in Provenza, fino al 1353, anno in cui andò a vivere a Milano presso la famiglia Visconti che lascerà nel 1359, per sfuggire dalla peste e trasferirsi prima a Padova e poi a Venezia.
Qualche anno prima di morire accetta l’invito di Francesco da Carrara e si stabilisce a Padova, per poi recarsi ad Arquà dove, nel 1374, colpito da un improvviso malessere, muore nella notte fra il 18 e il 19 luglio mentre, la leggenda narra, stava leggendo un testo di Virgilio.
Ricordo infine che durante la sua vita Petrarca ha incontrato Boccaccio, i due forono molto amici e se anche il poeta ha affermato di non aver mai letto Dante molti riferimenti presenti nelle opere ci fanno pensare il contrario.
Le Opere di Francesco Petrarca
Ideato tra il 1342 e il 1343 “Il Secretum” è diviso in tre libri e strutturato come un dialogo tra Petrarca e Sant’Agostino.
“De Vita Solitaria” un’esaltazione della solitudine intesa però come contemplazione della natura, come dialogo con gli amici e soprattutto come studio e lettura dei libri. Segue “De Otio Religioso” nato in seguito a una visita di Petrarca, presso il fratello Gherardo, nella certosa di Montrieux.
Le “Epistole” (1325- 1361) una raccolta di lettere che compongono 24 libri.
“Africa” (1338 – 1339) composto in Valchiusa, è un poema epico in esametri latini. Si tratta di un’opera in cui Petrarca crede molto, che ha ripreso più volte negli anni, ma che non riuscirà a portare a termine. Ricalca l’Eneide di Virgilio.
“Il Canzoniere” (1335-1374) è costituito da 366 componimenti scritti in lingua volgare.
“I Trionfi” (1353), un poema allegorico scritto in volgare italiano e articolato in dodici capitoli.
Dopo questo breve excursus ti saluto caro iCrewer e grazie per essere giunto fino a qui.