La “regina del giallo” e la sua residenza estiva nel Devon
Caro iCrewer, ben tornato nella rubrica Autori in tasca: una guida ai grandi scrittori e poeti contemporanei! Oggi ti presento colei che tutti conoscono e riconoscono come “regina del giallo“: la britannica Agatha Christie.
Agatha Christie fu, e lo è tuttora, una delle scrittrici di libri di gialli più lette e amate del Novecento. Delle sue indagini investigative vengono apprezzate l’eleganza dello stile e le trame geniali e mai banali, capaci di far scervellare il lettore per ore sui dettagli e che solo un occhio attento o i detective della Christie sanno risolvere. Nei suoi polizieschi scarseggiano le scene d’azione, infatti il caso viene sempre risolto mediante un’attenta indagine d’osservazione e deduzione, ma non per questo i colpi di scena sono meno di impatto! La sua maestra nel creare la giusta atmosfera e delitti sempre più scellerati ed intriganti le ha giustamente fatto guadagnare il titolo di “regina del crimine“, che nessuno è mai più riuscito ad eguagliare.
Il personaggio che le dette la fama fu un ex-poliziotto belga trapiantato a Londra, facilmente riconoscibile per i suoi bellissimi e curatissimi baffi: Hercule Poirot. Questo simpatico ometto dalla mente acuta comparve per la prima volta nel 1920 nel romanzo Poirot a Styles Court, a cui ne seguirono numerosi altri e svariati racconti con lui come protagonista. Fra questi, i più famosi e ingegnosi sono: L’assassinio di Roger Ackroyd (1926), Assassinio sull’Orient Express (1934), La serie infernale (1936), Poirot sul Nilo (1937) e Sipario – L’ultima avventura di Poirot (1975). Il suo giallo più iconico è tuttavia esente dalla saga di Poirot e di Miss Marple, altra protagonista dei suoi polizieschi: sto parlando di Dieci piccoli indiani, che dal 1939 viene considerato il suo miglior romanzo nonché indiscusso capolavoro del genere.
Per i fan o i curiosi, è possibile visitare dal 2009 Greenway house, la casa di villeggiatura della Christie immersa nella campagna inglese a pochi minuti da Torquay, città natale della nota scrittrice. Acquistata nel 1938 dai coniugi Mallowan-Christie, la residenza estiva è stata donata dagli loro eredi al National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty, un’organizzazione di conservazione e protezione del patrimonio storico-culturale e naturale britannico.
Dopo i lavori di restauro della durata di due anni, è possibile visitare questa imponente magione in stile Georgiano, costruita verso la del secolo XVIII e che si affaccia sul fiume Dart. Difficile non restarne affascinati, sia dall’edificio che dal rigoglioso giardino che la cinge: la stessa meraviglia deve averla avuta la Christie, quando la vide per la prima volta durante la sua infanzia nel Devon! Il suo amore per la casa non cessò, infatti appena scoprì che la proprietà era in vendita, l’acquistò, come la scrittrice racconta nella sua autobiografia La mia vita (1976). Greenway house divenne presto il rifugio preferito della famiglia Mallowan, che vi trascorreva il periodo estivo e qualche volta il Natale insieme ad amici e parenti.
Tutto ciò che si trova all’interno dell’edificio è realmente appartenuto alla scrittrice, comprese le foto di famiglia e la biblioteca, in cui sono custodite le prime edizioni dei suoi romanzi. Ogni oggetto qui raccolto ha una sua storia da raccontare, come le camere da letto ai piani superiori, che hanno dato l’ispirazione alla Christie per alcuni dei suoi racconti e in cui è possibile pernottare, prenotando in largo anticipo.