Imminente l’uscita de Il più grande criminale di Roma è stato amico mio di Aurelio Picca che Bompiani ha in procinto di distribuire dal 8 luglio in tutte le librerie. Un romanzo molto interessante la cui narrazione, così svela l’incipit del libro, è accompagnata da testimonianze scelte dagli atti dei processi: uno sguardo in presa diretta su una vita criminale mai raccontata.
Aurelio Picca, La biografia e la produzione letteraria
Non è certo una personalità semplice quella di Aurelio Picca. Le sue note biografiche dicono che è nato a Velletri nel gennaio del ’60, sotto il segno del Capricorno che, per aspetti ancestrali, deve aver influito sulla riservatezza e severità del suo carattere.
La sua è una infanzia difficile; orfano del padre appena neonato, vive sempre con la madre e il nonno. La madre si dà al commercio di preziosi e il figlio la segue, abituato sin da piccolo a andare in giro coi grandi. A dieci anni, lavora per una o due estati nel bar Tazza d’Oro, nel cuore della Roma umbertina, per imparare un po’ d’inglese e dove, nel corso degli anni, vede entrare e uscire persone di ogni genere. Il vivere la quotidianità e la realtà spesso ai limiti della legalità di Roma lo porta a sviluppare la sua attitudine romanziera.
Nel ’90 Aurelio Picca pubblica con Rotundo la silloge Per punizione, seguono nel ’92 la raccolta di racconti La schiuma, nel ’95 Giunti pubblica L’esame di Maturità rieditato nel 2001 da Rizzoli. Nel ’96 esce sempre con Giunti I mulatti, nel ’98 Tutte stelle con il quale vince il Premio Alberto Moravia, nel 1999 Bellissima e nel 2003 Sacrocuore.
È Bompiani a pubblicare nel 2006 Via volta della morte. Se la fortuna è nostra nel 2011 vince il premio Hemingway e il premio Flaiano, tutti per Rizzoli. Sempre con Bompiani, nel 2011 pubblica il poema civile L’Italia è morta, io sono l’Italia, nel 2012 esce Addio e due anni più tardi. Nel 2016 scrive Capelli di stoppia e Mia sorella Maria Goretti per le edizioni San Paolo, e nel 2018 per Einaudi Un giorno di gioia. Con Arsenale di Roma distrutta nel 2019, vince il premio Roma.
Oltre alla stesura di romanzi Picca ha scritto di arte, letteratura, cinema, cronaca e attualmente collabora al Corriere della Sera e La Lettura, Il Foglio, Il giornale e la Repubblica.
Aurelio Picca, il romanzo
L’introduzione del romanzo spiega le modalità letterarie con cui lo scrittore giornalista, attraverso gli occhi e le dolorose vicende del suo personaggio, Alfredo Braschi, porta alla luce la storia dura e violenta di Laudovino De Sanctis, noto criminale romano degli anni 60.
Dalle finestre di una pensione sul lago Albano, Alfredo Braschi guarda l’acqua che colma l’antico cratere vulcanico e stringe una Beretta calibro 6,35 che, insieme alla pistola con cui i suoi antenati ammazzavano i tori, è tutto ciò che gli rimane. Alfredo ha conosciuto la dolcezza di un amore assoluto, l’amicizia, il tradimento, e ora non ha più nulla se non il coraggio per uccidere o morire.
A sua volta “sull’orlo di un cratere” popolato di tutte le giovinezze vissute, Aurelio Picca compie in questo romanzo un’operazione letteraria coraggiosa quanto il suo protagonista: lascia emergere dal passato la figura di Laudovino De Sanctis, ferocissimo criminale romano, e la sceglie come specchio attraverso cui condurre la narrazione ai suoi esiti più estremi.
Con sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due rocambolesche fughe dal carcere, Laudovino detto Lallo Lo Zoppo ha fatto tremare Roma fin dagli anni sessanta, ma nessuno finora aveva raccontato la sua storia. Nemmeno ventenne, Alfredo Braschi incontra Laudovino, ne rimane folgorato, è testimone del fascino e dell’orrore. Ma adesso che è solo, circondato dalle ombre, ricordare la fatale amicizia con Lallo è per Alfredo un modo per fare i conti con sé stesso, senza pretendere sconti. In testa ha una sola traccia: la Ninnananna che sua figlia Monique cantava da bambina. Monique, come la figlia di Lallo. Monique, che ha subìto una violenza da vendicare…
Il romanzo di Aurelio Picca è un romanzo intenso; cattura per la capacità di guardare le realtà difficili, dando voce a chi ormai, da tempo, vive una moralità fuori dalle regole.
Ti ricordo che il romanzo è acquistabile dal 8 luglio prossimo in tutte le librerie!
Buona Lettura.
ROMANZETTI SEMPLICI ED ORDINARI, FATTI DI CRONACA CHE NON POSSONO ESSERE ASSURTI A LETTERATURA.