Attracted, il primo romanzo di Caterina Stadio
Cara lettrice, ti è mai capitato di perdere la testa per il classico bad boy? Il cattivo ragazzo che ti guarda con gli occhi di un inaffidabile dongiovanni, che ti conferma con le parole e con i fatti che ti farà soffrire senza pietà ma non ti lascerà via di fuga. Abituato ad accrescere il suo insaziabile ego non farà difficoltà a conquistare l’ennesima vittima da aggiungere come trofeo alla sua collezione di donne. Tu, d’altro canto, pur tentando di mantenere una certa razionalità, distacco e sangue freddo non riuscirai ad opporti al suo irresistibile fascino. Bene, se non ti è ancora capitato, tranquilla che ti capiterà. Quando meno te l’aspetti e soprattutto quando sei convinta che ad una come te una situazione del genere non sfuggirebbe mai di mano.
In fondo era questa la convinzione di Avery Moore, la protagonista di Attracted, il primo romanzo di Caterina Stadio (Brightlove, 2019). Un romanzo rosa che mescola passione, amore, gelosia e valori quali amicizia, famiglia, matrimonio e figli.
Avery, dopo aver lasciato la sua piccola cittadina d’origine e i suoi affetti per andare a studiare a New York, conosce un uomo che dà una forte scossa al suo animo e alla sua tranquilla routine. Inizialmente, essendo troppo giovane, ingenua e inesperta non si rende conto di cosa le sta accadendo; sa perfettamente che da un tipo presuntuoso, arrogante e libertino come lui bisogna mantenere la distanza di sicurezza. Non è ancora consapevole, però, che talvolta c’è qualcosa più forte di noi che ci travolge in modo incontrollabile: la passione. È un fuoco che si accende dentro quando scatta l’attrazione per qualcuno. Nasce in modo assolutamente spontaneo e se riesci a tenerla a bada non puoi più definirla tale. E l’attrazione che ti conduce verso l’oggetto del desiderio può restare tale e non evolversi, scemare poco dopo o crescere e trasformarsi in qualcosa di molto più forte.
Questo, in genere, è l’obiettivo e sogno di ogni donna ed è proprio ciò che è accaduto non solo a Avery ma anche all’uomo che le ha rubato mente, cuore e anima fin dal primo giorno in cui i loro sguardi si sono incontrati. Brian Hughes, con fisico scultoreo e sguardo magnetico, riusciva a portare a letto tutte le donne che desiderava e a scaricarle poco dopo senza troppi giri di parole per non perdere la sua libertà e la sua distanza da qualunque tipo di relazione. Un carattere difficile e, alle spalle, un passato tutt’altro che sereno. Avery lo scopre pian piano, attraverso l’incontro con Grace, la nonna materna di Brian e l’amicizia con il cugino Dennis, fidanzato con Abby, la ragazza che diventa subito migliore amica di Avery al momento del suo arrivo in città.
“Non so come ma mi sei entrata dentro, ed è impossibile mandarti via.”
Con queste parole Brian ringrazia Avery per averlo reso una persona migliore e per aver portato serenità e gioia nella sua vita. Dall’altro lato è con Brian che Avery capisce cosa vuol dire amare e desiderare un uomo al punto da non riuscire più a respirare senza di lui.
Il romanzo sfrutta un tema molto comune e sicuramente può soddisfare le aspettative di quelle ragazzine che sono alle prese con i primi innamoramenti e le prime esperienze sessuali. Non è un mistero che le ragazze siano sempre attratte da quello sbagliato con la speranza di fargli mettere la testa apposto. In fondo quale ragazza cerca qualcosa di diverso? La storia viene accolta con successo perché realizza il loro sogno. Magari fosse sempre così nella realtà. Una cosa è certa: la passione non guarda in faccia a nessuno. Non ha pregiudizi e non fa distinzione di età, sesso e provenienza geografica. Se perdiamo la testa non ci resta che sperare nell’epilogo perfetto di romanzi come questi. In fondo amare vuol dire rischiare e comunque vada ne sarà valsa la pena.