Caro lettore, oggi ti voglio presentare il libro Animali in guerra, vittime innocenti di Vincenzo Di Michele, pubblicato dalla casa editrice Il Cerchio.
Inizio con il riportarti il sottotitolo: Le barbare uccisioni nella I e II guerra mondiale di cani, cavalli, muli, piccioni e di tante altre bestie; a me già questa frase ha raggelato il sangue. Le guerre mondiali (la Prima guerra, dal 1914 al 1918; la Seconda guerra, dal 1939 al 1945) sono state la causa di numerose morti umane, ma mai mi sarei aspettata che potesse essere scritto un libro sulle uccisioni nei confronti degli esseri umani.
Sono perfettamente cosciente che una bomba quando cade o una mina quando esplode, non fa differenze sull’essere che colpisce e danneggia, ma credo che lo scrittore si riferisca ad altri tipi di modi e motiv,i che hanno portato numerosi animali a perdere la vita. Leggiamo insieme la trama.
Trama di Animali in guerra vittime innocenti
Gli animali durante le guerre mondiali hanno dato un grande aiuto a livello logistico: ad esempio, i muli erano utilizzati per il trasporto di armi e munizioni, i cani erano utilizzati per la ricerca di polvere da sparo e uomini dispersi, sulla schiena dei delfini venivano legate le mine, così da farle esplodere il più vicino possibile alle navi nemiche. Tutto ciò è presente a livello storiografico, ma nessuno storico ha mai trattato quelle che furono le sofferenze e la quantità di sangue versato dagli animali.
Ma… gli animali non hanno un’idea politica, sono neutrali, e nessuno l’ha mai riconosciuto, nè nessun uomo si è ribellato a simili barbarie!
Se, anche tu, come me, sei curioso di conoscere i dolori sofferti dagli animali durante le due guerre non puoi lasciarti sfuggire questo libro! Io so che mi incuriosisce e lo leggerò, anche se temo che l’egoismo umano verso vittime innocenti mi creerà grande sofferenza!
Vincenzo Di Michele
Lo scrittore e giornalista romano, soprannominato Enzo, vive tutt’ora nella città natale, con la moglie Carla Guiso, un avvocato del Tribunale della Rota Romana. I figli si chiamano Matteo, Marco e Tommaso.
Dopo essersi laureato in Scienze politiche, indirizzo politico amministrativo, si è impegnato nella progettazione di Centri di educazione stradale dedicati ai bambini e del Parco Scuola del Traffico di Roma, un parco scuola itinerante.
Dal 2006, inoltre, si è dedicato alle opere letterarie: La famiglia di fatto, il primo libro dell’autore, basato sull’analisi e sulla risoluzione dei problemi che sorgono nel matrimonio. Un paio di anni dopo, ha pubblicato Io, prigioniero in Russia, scritto in memoria del padre Alfonso, reduce della II guerra mondiale, sopravvissuto all’avventura bellica in Russia.
Questo libro è stato molto apprezzato sia dal Presidente della Repubblica, per la preziosa testimonianza storica, sia dalle giurie di numerosi premi, che gli attribuirono i seguenti riconoscimenti: vincitore del Premio di Cultura e Vita Alpina “Gen.Div.Amedeo De Cia” per l’attenta ed accurata opera letteraria delle memorie del familiare reduce dalla prigionia in Russia; vincitore Premio Baiocco Speciale per la Memoria storica; vincitore premio 3° classificato ex aequo premio letterario ”Giovanni Gronchi” Pontedera Edizione 2010; conferita la Segnalazione d’onore per il Premio Firenze 2010; vincitore de Il Premio Nazionale Nomentum, per la sezione cultura; vincitore 2° classificato ex aequo Premio letterario Franco Bargagna.
Nel 2010, in onore della morte del nipote Manuele Murgia, ha scritto il libro Guidare oggi con nozioni e consigli sulle problematiche stradali, ricevendo un apprezzamento dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Le altre opere di questo scrittore sono: Mussolini finto Prigioniero al Gran Sasso, Pino Wilson – vero capitano d’altri tempi, Come sciogliere un matrimonio alla Sacra Rota, L’ultimo segreto di Mussolini, Cefalonia , Io e la mia storia, Alla ricerca dei dispersi in guerra. Dal fronte greco a El Alamein fino alla Russia: i familiari dei caduti raccontano le loro storie.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!