Amore quanto basta è il titolo del romanzo di Valentina Gogna Tosatti.
La mia recensione si svolgerà proprio attorno a questi tre elementi dell’immagine di copertina.
Una ragazza
Eva è la protagonista di questo bel romanzo che con il suo presente e il suo passato ci fa saltare dai giorni nostri all’inizio del millennio come se noi ripercorressimo i suoi anni di adolescente, il suo primo grande amore, le gioie e un grande dolore. Un dolore indelebile che in qualche modo l’avvicina oggi alla vita di un’altra donna: Djiana. Quest’ultima è solo citata ma sono i rapporti che instaura col figlio Mirko che spiegano la forza e la fragilità di quest’ultimo. Torniamo a Eva, una protagonista in tutti i sensi, sia dal punto di vista della storia intesa come struttura del testo sia come personaggio, una personalità molto particolare e ben messa in risalto. Il carattere deciso, (la tedesca, la chiamano a Lerici) è il punto di forza del romanzo e attorno a questo tutto il resto: il portamento austero, i rapporti sempre troppo professionali, la ricerca della perfezione. Ma ad un certo punto qualcosa cambia…
Un cappello a tesa larga
No, caro iCrewer, non sono completamente impazzita, ma due cose te le devo dire di questo oggetto che più volte torna insieme agli occhiali da sole. Sarà proprio solo per la calura estiva il motivo per cui Eva si protegge con questi accessori? O sarà un modo per non affrontare il mondo? Valentina Gogna Tosatti non ti darà una risposta, ma ti assicuro che la troverai.
Un mazzetto di lavanda
Veniamo al motivo per cui ho inserito la recensione in questa rubrica. Le erbe aromatiche sono molto usate in Liguria e il nostro romanzo è ambientato quasi esclusivamente a Lerici. Eva conoscerà personaggi “folcloristici” che le insegneranno l’uso sapiente di alcune erbe e ricette antiche tipiche di quelle zone. Durante le escursioni nel paese la nostra protagonista vedrà dei luoghi bellissimi che l’autrice ci descrive in modo preciso e con cura dei particolari. Il mazzetto di lavanda così come la rimembranza sono un importante filo conduttore della storia.
Un libro antico
Il libro ci accompagna per tutta la trama, lo troviamo fin da subito e gli scritti di Gertrude ci trasporteranno indietro nel tempo fin agli inizi del 900. Il libro, che è effettivamente un diario, viene ritrovato da Manfredi nella villa di Eva e lo donerà a lei. La villa è l’altro luogo del presente, opposta per bellezza e sontuosità rispetto al paesino, anche qui Valentina Gogna Tosatti riesce a farci entrare nelle bellissime camere come nella cucina o nella stireria con descrizioni azzeccate. Tornando al diario, sarà la lettura di questo a fare cambiare gli atteggiamenti di Eva? Sarà a causa di questo che vedrà Manfredi con occhi diversi?
Un romanzo veramente bello, forse troppo pieno di avvenimenti, sicuramente si sarebbero potuti fare due testi più brevi che sarebbero risultati più leggeri, ma forse avrebbero perso la bellezza del parallelo che l’autrice ha creato. Qualche errore di battitura ma non ho trovato nulla che disturbasse la lettura dopo il primo impatto dei passaggi tra inizio 900, anni 2000 e giorni nostri.