Dagli anni ’60 al nuovo millennio
Il fumetto in Italia
Gli anni ’60 in Italia furono quelli del boom economico, della ricchezza data dalle automobili e dei film che arrivavano dell’America. Proprio da oltreoceano arrivarono anche i primi fumetti ed è in questi anni che salgono alla ribalta i primi fumettisti italiani.
In primis parliamo di Oreste Del Buono che nel 1965 pubblica il primo numero della rivista Linus.
Come per altre realtà sono anni molto fruttuosi anche per l’editoria ed in questo clima fanno la loro comparsa in Italia Valentina di Guido Crepax (1965), Corto Maltese di Hugo Pratt (1967), Alan Ford (1969), Sturmtruppen, Cattivik, Diabolik, Lupo Alberto e i fumetti Disney.
Sono gli anni ’80, il clima politico e sociale in Italia è molto cambiato e con esso cambiano le abitudini e le esigenze dei consumatori, nel nostro caso dei lettori; il fumetto perde la sua primaria funzione di svago e diventa mezzo di comunicazione del disagio della società.
Il fumetto Giapponese: i manga
Siamo alla fine del secolo scorso quando in Giappone prende vita un tipo di fumetto conosciuto come Manga; negli anni ’90 arriverà in Europa grazie a diverse serie animate.
I Cavalieri dello Zodiaco, Ken il Guerriero, Lamù con i loro personaggi sono solo alcuni degli esempi di quegli anni; la tecnica legata alla grafica ed alla rappresentazione dei personaggi sono ciò che più di tutto distingue i Manga dai fumetti occidentali.
In Giappone la lettura e la passione per i Manga è molto elevata e rappresenta una buona parte della nuova letteratura di quel paese.
…nel nuovo millennio
Il fumetto si è naturalmente adattato a tutto quello che è il mondo del web, dalla progettazione alla realizzazione di un’opera mantenendo sempre ben saldi i punti che lo differenziano da altri generi letterari.
Il nostro escursus… non finisce qui.