Acrobazie. Storie brevi e brevissime di Alessandro Trasciatti, pubblicato il 6 maggio 2021 da Il ramo e la foglia, una nuova casa editrice che ho già avuto modo di presentarti è, come recita il titolo, una breve raccolta di racconti. Storie brevi e brevissime, il sottotitolo scelto dall’autore è fedelissimo al contenuto e alla lunghezza dei racconti.
A cominciare dal titolo e dal disegno di copertina, ho subito capito di avere tra le mani un libro insolito, sensazione che è andata crescendo nel corso della lettura: insolito per la brevità dei racconti, insolito per lo stile di scrittura, insolito per i contenuti.
Vado con ordine però e comincio proprio dalla copertina, illustrata da un disegno dello stesso autore. La copertina di Acrobazie. Storie bevi e brevissime di Alessandro Trasciatti, richiama a qualcosa di instabile, di acrobatico: un omino o un animale, in verità “un qualsiasi essere”, in bilico su una piramide a strisce, sembra essere sostenuto o, a sua volta, sostiene una figura che potrebbe essere femminile oppure ibrida, mezza donna e mezza sirena.
Il disegno di copertina, a mio avviso, è indicativo: sulla stabilità della piramide l’instabilità dell’essere che sostenuto da “qualcuno in volo” compie un vero e proprio miracolo di equilibrio. In fondo l’esistenza a volte non è che vera acrobazia fra vari accadimenti: quante volte capita di sentirci veri e propri acrobati su un filo d’acciaio steso su uno strapiombo o acrobati in equilibrio instabile sulla punta di una piramide, sostenuti soltanto da “qualcuno” di cui non abbiamo piena coscienza?
Alessandro Trasciatti fra le Acrobazie dei suoi racconti
Al di là delle elucubrazioni mentali che la copertina di Alessandro Trasciatti mi ha suscitato, è opportuno andare al contenuto di Acrobazie. Storie brevi e brevissime. L’autore divide la raccolta di racconti in tre precise sezioni: Rifugi, Infanzia e prolungamenti dell’infanzia, Casi clinici e onirici. Già i sottotitoli danno la prima impressione sulla sostanza, ma più ancora la prima frase del libro rivela al lettore che non ha tra le mani la solita raccolta di racconti più o meno godibili.
È inutile questo libro è nato male. Non ci sarà mai niente che lo tiene insieme. Non diventerà mai un libro compiuto.
Se il primo impatto è importante per suscitare la curiosità, l’input che Alessandro Trasciatti dà alla sua raccolta di racconti è sicuramente stato studiato per stimolarne la lettura. Almeno così è successo a me. Un “libro nato male” con “niente che lo tiene insieme” e che rischia di restare “incompiuto”, non può che attivare il desiderio di verificare se quanto afferma l’autore corrisponde a verità.
Cominciata la lettura mi sono trovata davanti uno stile particolarmente elegante giocato abilmente fra immagini e parole, luoghi e descrizioni: una minutaglia di schegge scritte nell’arco di vent’anni e raccolte insieme come in un album fotografico. Ogni racconto di Alessandro Trasciatti è un’istantanea di vita, un momento di quotidianità, una memoria, una fantasia, una paura, un sogno raccontato in prima persona in poche e a volte pochissime righe.
Nella prima sezione di Acrobazie. Storie brevi e brevissime, Rifugi, Alessandro Trasciatti crea, con uno stile quasi frammentario e denso di frequente punteggiatura, angoli, oggetti, luoghi dove trovano rifugio le sue fragilità, le incertezze, le angosce: una sorta di luogo o luoghi sicuri dove, appunto, rifugiarsi…
La seconda sezione, Infanzia e prolungamenti dell’infanzia, vede il nostro autore immerso in una rievocazione del suo passato, come ben esprime il titolo. La particolare ironia che permea la scrittura, la linea labile fra realtà e immaginario, rendono la lettura piacevole e coinvolgente.
La terza sezione Casi clinici e onirici rappresenta, in tutta la breve raccolta di racconti, quella in cui Alessandro Trasciatti sembra compiere le acrobazie più pericolose e difficili. Se nelle prime due l’autore si destreggia fra posti sicuri e immersioni nel passato, nella terza appare quasi in caduta libera dentro le sue paure più profonde.
Sicuramente non il solito libro di racconti Acrobazie. Storie brevi e brevissime di Alessandro Trasciatti, capace però di coinvolgere il lettore in un viaggio acrobatico con soste in bilico sulla punta di una piramide a strisce. E se c’è un piccolo appunto da fare a tutta la raccolta, potrebbe essere la frammentarietà delle storie che al tempo stesso però, ne rappresenta la particolarità.
Alessandro Trasciatti
Nato a Lucca nel 1965 ha fatto l’archivista, il postino e il piccolo editore. Ha pubblicato i suoi primi racconti su Nuova Prosa nel 1991 e in seguito ha collaborato a varie riviste di letteratura. Ha presentato online il suo ultimo libro Acrobazie. Storie brevi e brevissime edito Il ramo e la foglia.
Grazie