Piero Angela, il conduttore e divulgatore scientifico si è spento nella notte tra il 12 e il 13 agosto, all’età di 93 anni. Il conduttore di Super Quark ha lasciato un ultimo messaggio, il necrologio. A dare l’annuncio è stato il figlio Alberto sul suo profilo di Facebook.
L’addio di Piero Angela
Queste, le sue parole:
Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano.
Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio Piero Angela.
Piero Angela, il grande divulgatore scientifico che ha ispirato migliaia di studenti
Chi era Piero Angela
Nello stesso anno fu notato dall’allora giovane impresario Sergio Bernardini che lo invitò a suonare nella serata inaugurale della Capannina di Viareggio. Nei primi anni cinquanta formò, insieme con il batterista Franco Mondini, un trio jazz in cui si alternarono vari contrabbassisti. Al trio si aggiunsero spesso solisti di richiamo, quali ad esempio Nini Rosso, Franco Pisano, Nunzio Rotondo e l’ex cornettista di Duke Ellington, Rex Stewart. Insieme con Mondini, Angela avrebbe poi fatto parte per qualche tempo del quartetto di Rotondo. Ha suonato anche con Franco Cerri, di cui era amico e del quale ha raccontato che nel 1946, non potendo comprare il biglietto, andava a sentire i concerti da fuori, raggiungendo in bicicletta il retro del locale torinese in cui si esibiva con Gorni Kramer e il Quartetto Cetra. Nel frattempo assunto in Rai, nel 1952 cessò l’attività musicale professionistica per dedicarsi al giornalismo.
Nonostante abbia abbandonato da allora l’attività musicale professionistica, Piero Angela è rimasto un cultore del jazz e solitamente, quando una trasmissione da lui condotta tocca argomenti in qualche modo connessi con la musica come per esempio i fenomeni acustici, coglie l’occasione per esibirsi al pianoforte e suonare insieme a noti jazzisti professionisti.
Com’è morto Piero Angela
Non si sa molto dello stato di salute di Piero Angela prima della morte. A dicembre 2022 avrebbe compiuto 94 anni e in una recente intervista a Il Messaggero spiegò di soffrire a causa di una alterazione molto comune a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, ovvero la discopatia: “Sono con un piede nella fossa e uno sulla saponetta. Quando sono in piedi ho più di 90 anni, soffro di discopatia. Ma quando sono seduto ne ho 45”. Nel novembre del 2019, invece, fu ricoverato all’ospedale Sant’Andrea di Roma in seguito ad un incidente domestico.
La vita privata di Piero Angela: moglie e figli
Nel 1955, Piero Angela sposò Margherita Pastore, ballerina di danza classica. Parlò di lei durane un’intervista, dichiarando: “Mia moglie mi ha aiutato molto. È più di metà del mio successo”. Ha reso noto, però, anche di non avere mai detto “ti amo” a sua moglie. “Sono piemontese–ha continuato infatti- Nel nostro dialetto non esiste il verbo ‘amare’: usiamo il più contegnoso vorej bin, voler bene”.
Hanno avuto due figli: Alberto e Christine. Il primo ha seguito le orme del padre, diventando anch’egli un divulgatore scientifico e noto personaggio televisivo. Di Christine Angela, invece, si hanno poche informazioni.
Le opere di Piero Angela
Piero Angela ha scritto anche diversi libri, sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio.