I tanto attesi anni 2000, quelli che immaginavamo super tecnologici, con le macchine volanti e pieni di alieni che volevano distruggere la Terra si trasformarono presto in anni di grandi perdite, dove l’umanità si ritrovò costretta ad accorgersi che i veri nemici di noi stessi siamo proprio noi esseri umani.
“Non c’è nessuna giustificazione religiosa e umana per queste cose, questo non è umano.” Cit. Papa Francesco
Fin dal primo anno abbiamo dovuto cominciare a difenderci da un nuovo male, quello rappresentato dai kamikaze che con i loro attentati hanno distrutto nel 2001 le Torri Gemelle causando centinaia di vittime e disseminando la paura in tutti noi. Furono proprio gli attentati ad aprire l’anno 2003 quando due palestinesi, presso la stazione centrale di Tel Aviv, si fecero esplodere vicino ad un ristorante uccidendo 20 persone.
In questo clima di terrore, il 28 Gennaio, l’allora presidente degli Stati Uniti George W. Bush tenne un discorso dove avvertiva che tramite le sue fonti era venuto in possesso di documenti che provavano l’intenzione di Saddam Hussein di costruire una bomba atomica e per fermarlo l’America si apprestava ad invadere l’Iraq.
Solo qualche anno più tardi si scoprì che quelle informazioni non erano veritiere.
Ma ti starai chiedendo come mai ho scritto che la storia si ripete
Ebbene mio caro iCrewer, il 2003 fu un anno molto simile al nostro attuale 2020 più di quanto possiamo immaginarci.
Proprio in quell’anno e sempre a febbraio fu annunciato il diffondersi di una malattia molto simile a quella che tutto il mondo sta combattendo oggi. Pechino rese pubblico il diffondersi di una Sindrome respiratoria acuta grave, la SARS. Proprio come il COVID-19, anche la SARS fu causata da un corona virus, rintracciato nei pipistrelli e iniziò in Cina nella provincia di Guangdong.
Di solito si dice che bisogna imparare dai propri errori eppure anche questa pandemia che ci costringe a casa da mesi ha ripetuto esattamente gli errori del passato a cominciare dal mancato allarme da parte della Cina che non informò tempestivamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aiutando così il diffondersi del virus nel resto del mondo.
La malattia fu scoperta dal medico italiano Carlo Urbani e produsse un’epidemia che durò dal Novembre 2002 al Luglio 2003, il 1° Maggio il virus venne isolato a Milano dove provocò 376 decessi, oggi non si hanno più casi registrati di SARS.
Insieme alla SARS, lo stesso mese venne confermata dall’OMS l’epidemia di Ebola nella Repubblica del Congo, malattia che si ripresenterà negli anni avvenire.
Ma come tutte le cose dopo la tempesta esce sempre il sole ed anche il 2003 portò con se momenti di serenità e gioia.
Iniziando da nostro amato mondo della lettura il 2003 fu eletta come Capitale Mondiale del Libro Nuova Delhi e fu pubblicato il quinto romanzo di un maghetto ormai famoso in tutto il mondo
Finalmente il quinto capitolo di una saga che ha appassionato tutte le generazioni.
Per gli amanti della musica il 2003 fu l’anno in cui il 53° Festival di Sanremo portò alla ribalta Alexia con il suo brano Per dire no, spettacolo dove qualche anno più tardi ritroveremo insieme a Pupo anche il nostro principe Emanuele Filiberto di Savoia che nel 2003, dopo 57 anni di esilio rientrò in Italia con la sua famiglia.
Per il mondo dello sport fu l’anno in cui gli appassionati della pallacanestro salutarono Michael Jordan che si ritirò dalla sua carriera agonistica dopo un’ultima partita contro il Philadelphia mentre il Milan vinse la storica finale tutta italiana contro la Juventus ai calci di rigore, soddisfazioni che la tifoseria milanista non ha avuto ultimamente.
Non furono gli unici grandi avvenimenti sportivi dell’anno, anche Michael Schumacher vinse per la sesta volta il campionato del mondo piloti e il nostro fantastico Valentino Rossi vinse il GP della Malesia conquistando il mondiale classe moto GP con due gare d’anticipo.
L’estate del 2003 fu una delle più calde degli ultimi decenni regalando agli amanti della tintarella, come me, mesi di relax in spiaggia e picnic nei parchi.
Non tutto quello che inizia male come abbiamo visto deve per forza finire allo stesso modo, cosa che continuiamo a ripeterci anche oggi quando appendiamo ai balconi e alle ringhiere i nostri disegni che rappresentano arcobaleni coloratissimi e tanto amore.
Oggi come allora il mondo è messo a dura prova ma uniti sicuramente ce la faremo.
#andràtuttobene