Devo essere onesto fin dalle prime righe, caro iCrewer, scrivere questo articolo dedicato al 1907 non è stato per niente facile. Si tratta infatti di un viaggio troppo a ritroso nel tempo, si superano i cento anni di distanza, e troppo poche sono le informazioni recuperate in merito all’arte e agli eventi che hanno lasciato il segno nella cultura pop, che come ben sai, è l’unico specchio in cui mi piace porgere il mio sguardo quando arriva il mio turno di scrivere in questa rubrica.
Può essere che non sia stato bravo io nelle ricerche, o forse, davvero, tornare indietro fino al 1907 è un esercizio che lascia per strada troppe notizie che si sgretolano sotto l’erosione del tempo.
Questo non significa che allacciare la cintura e navigare per la rete alla ricerca del Sacro Graal, questa volta celato sotto le spoglie di questo anno di inizio secolo scorso, sia stato meno affascinante e rivelatore di altre volte.
1907: LA PRIMA SCUOLA MONTESSORI
Mi piace iniziare questo viaggio, partendo da questa importantissima notizia: il 6 Gennaio del 1907, a Roma, Maria Montessori apre la sua prima scuola. Parto da qui, perché trovo sia significativo farlo in questo particolare momento della nostra storia.
Come ben sai, i ragazzi nel 2020, hanno dovuto abbandonare le loro aule alla fine di febbraio per via della pandemia che ancora imperversa, molto più moderatamente, nel nostro paese. Ancora oggi non c’è nessun tipo di chiarezza su come la scuola ripartirà a settembre e, decisamente, la situazione sta diventando un po’ grottesca. Non tanto per le scelte e le azioni dei politici o di chi è incaricato a decidere, ma per la natura della situazione stessa: non si va a scuola. Stiamo vivendo un pezzettino di storia del nostro paese in cui la base e le fondamenta del nostro futuro, che a me piace sempre pensare siano i ragazzi, rischiano di rimanere ancorate.
Certo c’è la tecnologia e ci sono le lezioni a distanza, ma, credo di non esagerare nell’affermare che non è per niente la stessa cosa.
Uscendo da questa divagazione sul tema scuola, tornando al 1907 e cavalcando l’onda dell’istruzione, come detto, in quell’anno aprì la prima scuola Montessori. Non serve certo che sia io a tessere le lodi di questo nome diventato un riferimento assoluto nel mondo della formazione, della crescita e dell’insegnamento, mio scopo invece, è quello di farti provare a pensare su che
La lotta all’analfabetismo, le “case per i bambini” in cui per la prima volta i piccoli potevano interagire attivamente con il materiale proposto per l’educazione, il coinvolgimento dei genitori e il ruolo fondamentale anche per gli enormi passi avanti nell’emancipazione femminile.
Qualche settimana fa abbiamo segnalato, qui, nelle pagine di libri.iCrewplay, il libro di Sonia Colucelli, Il metodo Montessori, edito da Newton Compton Editore e ti invito, caro lettore, se interessato, ad andare a recuperare l’articolo perché è molto ben sviluppato.
1907: DUE LIBRI PER RAGAZZI ENTRATI NELLA STORIA
Restiamo sempre nell’ambito dei ragazzi, dei giovani e della loro formazione, per arrivare a parlare di due testi usciti nel 1907. Si tratta di due capolavori entrati di diritto nella storia della letteratura per ragazzi, due libri che solo leggendo il titolo aprono i nostri cassetti della memoria.
IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA
Il primo dei due è Il giornalino di Gian Burrasca, un romanzo scritto da Vamba, nick name di Luigi Bertelli ispirato a un personaggio di Ivanhoe. Un romanzo scritto sotto forma di diario tenuto dal protagonista, Giannino Stoppani detto appunto Gian Burrasca per il suo essere vivace ed esuberante. Termine Gian Burrasca che è diventato anche nell’uso comune un modo per definire un ragazzo indisciplinato, a dimostrazione della influenza che ha avuto questo testo sulla cultura.
Pubblicato per la prima volta, come detto, tra il 1907 e il 1908, a puntate, su Il giornalino della domenica e poi diventato un vero e proprio volume nel 1912. Ti propongo, per soddisfare la tua voglia di lettura, caro iCrewer, una edizione del 2007 uscita per Giunti Junior.
Ogni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse.
E, certo, combina un sacco di guai per merito dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli dove non solo non si educa, bensì diviene l’anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina che vi è imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori. Il diario diviene così la protesta e la rivolta di un ragazzo contro il mondo conformista e soffocante dei ”grandi”.
Non per nulla Vamba dedicò il Giornalino ”ai ragazzi d’Italia perché lo facciano leggere ai loro genitori”. Diffusa in ogni pagina del diario c’è una scintillante comicità tutta toscana.
Sono molte anche le trasposizioni televisive, in termini di sceneggiati e film. La più famosa è senza dubbio quella andata in onda negli anni ’60 con la grandissima Rita Pavone nei panni del protagonista. Famosissima è la canzone tratta da questa serie Viva la pappa col pomodoro!
Scopro anche, e cercarla e vederla sarà la mia missione dell’estate, che c’è una miniserie datata inizio anni duemila in cui la Pavone fa la voce narrante e tra gli attori protagonisti ci sono Gerry Scotti, Katia Ricciarelli, Ambra Angiolini e Alessia Mancini. Chissà come ho fatto a perdermela!
I RAGAZZI DELLA VIA PAL
L’altro capolavoro letterario uscito nel 1907 è I ragazzi della via Pál, un romanzo per ragazzi scritto dall’ungherese Ferenc Molnár e anche questo uscito per la prima volta a puntate su una rivista.
Si tratta di un romanzo ambientato a Budapest, nella primavera del 1889, che narra la guerra tra due bande rivali di ragazzini delle scuole medie, evidenziandone la mancanza di spazi adeguati per l’aspetto ludico fondamentale in quell’età e l’influenza negativa del mondo degli adulti sempre intenti ad essere in competizione e a farsi la guerra.
Personalmente ho ricordi vaghi legati a questo romanzo, l’unica certezza è che l’ho sicuramente letto alle scuole medie, ma sempre controvoglia e sempre sbuffando. Decisamente, però, oggi, mi sta tornando la voglia di riprendere tutte quelle letture scolastiche fatte senza entusiasmo e sotto la cattiva luce dell’obbligo, e provare a rileggerle con la testa di un adulto (si potrebbe
A questa volontà, viene incontro una edizione Giunti del 2011:
A Budapest nella via Pál si trova il quartier generale di una banda di ragazzi. Quando Ats, capo delle rivali “Camicie rosse”, ruba la bandiera a una delle loro fortezze, Boka, Nemecsek e Csónakos organizzano una spedizione per riprenderla nel campo nemico. Comincia una vera e propria lotta a colpi di spedizioni e rappresaglie.
I Classici tascabili: una nuova collana che propone ai ragazzi i romanzi più amati e famosi di tutti i tempi insieme a perle da riscoprire. La grafica di copertina, affidata alle mani di Edwin Rhemrev, giovane illustratore olandese, avvicina le giovanissime generazioni a libri intramontabili, troppo spesso ritenuti lontani dall’immaginario contemporaneo.
Età di lettura: da 10 anni.
CONCLUSIONI
Il 1907 è anche l’anno in cui viene fondata l’Atalanta calcio, squadra che in questa particolare estate 2020 sta deliziando gli occhi di tutti i tifosi bergamaschi e non solo. Senza dilungarmi in paragrafi dedicati al pallone, visto lo stampo formativo e culturale che ho dato all’articolo, mi piace solo ricordare, come fatto per la scuola, che sono felicissimo che la città di Bergamo, così tanto tremendamente colpita nei mesi scorsi dalla pandemia, abbia in questo momento una squadra di calcio così forte e così bella, capace di regalare momenti di svago e di vero e proprio entusiasmo a tutti i cittadini.
Tutto quello che un gioco e uno sport possono fare per allietare un vuoto enorme, l’Atalanta in questo momento lo sta facendo come nessuno mai nella storia recente.