Paura. Cinque lettere, come i cinque famosi scrittori che lo scorso anno, dopo l’apertura del primo lockdown, si sono confrontati sul tema della “paura” in cinque lezioni magistrali nella cornice di Villa Medici.
Curato da Francesco Siciliano insieme a Francesca d’Aloja e realizzato nell’ambito del REf20, Sulla paura è stato un ciclo di letture che ha visto protagonisti Edoardo Albinati, Melania Mazzucco, Michela Murgia, Alessandro Piperno e Sandro Veronesi.
Caro iCrewer, se non hai avuto l’opportunità di poter essere presente in quell’occasione, non puoi accampare scuse; per la nostra felicità RaiPlay ti propone, in anteprima esclusiva
5 scrittori e la paura – 31/3 su RaiPlay un ciclo di lezioni
Ogni lezione sarà da trenta minuti ciascuna e i nostri scrittori ti intratterranno tra esperienze, citazioni, giochi, ricordi, suggerimenti musicali, percorsi artistici.
Il tema è la Paura nelle forme più svariate perché è una delle emozioni fondamentali di noi esseri viventi, attraverso la quale possiamo metterci in guardia dai pericoli e spingerci alla sopravvivenza.
Infatti, il nostro corpo produce un ormone – la ben nota adrenalina – che induce cambiamenti fisici e mentali e che ci prepara all’azione: fuggo o rimango immobile.
Se facciamo un salto indietro, ai primi giorni in cui un virus si è insinuato nelle nostre vite, a ciò che in questo anno abbiamo affrontato e sopportato, ai tanti interrogativi sulla paura (questo sentimento che domina la nostra epoca di pandemia, quarantena, distanziamento sociale, crisi sanitaria, economica e sociale). A volte può fungere da viatico per ragionamenti e azioni in grado di tirarci fuori dal pericolo? E come possiamo comprendere meglio il nostro presente attraverso questo contrastante sentimento?
Queste domande avranno una risposta se seguiremo queste lezioni e, magari, riusciremo a capire il valore adattivo di questa emozione: la paura.
5 scrittori e la paura
E chissà che non riescano a “regalarci” una bacchetta magica in grado di farci superare i tanti scogli che già avevamo e ora abbiamo ingigantito, l’ostacolo delle relazioni umane, la paura di “toccarci”, abbracciarci.
Alla prossima.