Caro Lettore, oggi sono tornata per condividere con te una nuova “cinquina”: altri 5 libri must da aggiungere alla tua lista. Nell’ultimo appuntamento ti avevo parlato dei 5 libri must per chi sogna Londra. Per il tema di oggi ho scelto di parlarti di un’altra mia grande passione: la musica.
5 libri must per gli amanti del Rock ‘n’ Roll
La musica è fatta di infinite sfumature, di infiniti generi: un bacino che accoglie ogni soggettività e che allo stesso tempo ha il grande potere di unire. Ma il Rock ‘n’ Roll non è solo un genere: è un vero e proprio movimento che a partire dagli anni ’50 ha stravolto i costumi e la società, dando il via a una vera e proprio rivoluzione. Il Rock ‘n’ Roll vive ancora in molteplici forme e sfaccettature e non morirà mai, proprio come disse nel 2014 Alex Turner, frontman degli Arctic Monkeys, band inglese che è tra le punte di diamante del rock contemporaneo:
That rock ‘n’roll, eh? That rock’n’roll, it just won’t go away. It might hibernate from time to time, and sink back into the swamp. I think the cyclical nature of the universe in which it exists demands it adheres to some of its rules. But it’s always waiting there, just around the corner. Ready to make its way back through the sludge and smash through the glass ceiling, looking better than ever. Yeah, thatrock’n’roll, it seems like it’s faded away sometimes, but it will never die. And there’s nothing you can do about it.
Il rock è storia. Di più: il rock ha cambiato la storia del mondo. E continua a farlo, come raccontano queste pagine dove, con il rigore dell’inchiesta giornalistica, s’intrecciano la conquista della Luna e Woodstock, il Vietnam e John Lennon, il killer di JFK e Bob Dylan, il Sessantotto e i Rolling Stones, le nuove rivelazioni sulla misteriosa morte di Jim Morrison, la pacificazione della Giamaica e Bob Marley, la Generazione X e Kurt Cobain, il Bataclan e gli U2, Bruce Springsteen e Trump. Ricco di aneddoti, di star, di personaggi rimasti finora nell’ombra, di verità ufficiali smontate dai retroscena, questo è un libro in cui ciascuno può ritrovarsi, perché il rock è anche la colonna sonora della nostra memoria.
La musica spesso riesce a cogliere i nostri stati d’animo e i nostri pensieri: è proprio quello di cui parla il prossimo libro che ti propongo. Rock therapy. Rimedi in forma di canzone per ogni malanno o situazionedi Massimo Cotto propone aneddoti e canzoni per migliorare la vita attraverso il rock. Ecco il secondo libro sulla lista dei 5 libri must per gli amanti della musica rock.
A chi non è capitato di ascoltare di continuo quella canzone che sembra descrivere esattamente il nostro mal d’amore? E chi non è mai esploso in un grido liberatorio cantando a squarciagola il brano che in quel momento sente esprimere meglio di ogni altro il suo stato d’animo? Massimo Cotto racconta 344 canzoni attraverso storie, meraviglie, segreti e ricordi personali, catalogandole secondo il bisogno a cui possono rispondere o il disturbo che aiutano a curare. Non solo un compendio delle tracce fondamentali del nostro rock quotidiano, ma un atlante emozionale, un mosaico di suoni, parole e sensazioni che scaturiscono dagli ascolti. Affabulatore irresistibile, forte di un patrimonio di aneddoti e citazioni apparentemente immenso, Cotto trasmette il piacere di narrare e ci regala un libro che è un compagno di viaggio, una guida, un’agenda o un blocco per appunti, un talismano, un ricettario, uno di quei volumi da consultare in ogni occasione, consapevoli del fatto che la musica «se siamo fortunati ci salva la vita, nella peggiore delle ipotesi ci migliora la giornata».
Per i prossimi 3 libri ho scelto delle biografie e autobiografie di grandi personaggi della musica rock. Perciò, il terzo dei 5 libri must sul rock ‘n’ roll che ti propongo è Born to Run di Bruce Springsteen: The Boss si racconta in modo inedito, con sincerità e intensità.
Nel 2009 Bruce Springsteen e la E Street Band si esibirono al Super Bowl: l’esperienza fu talmente entusiasmante che Bruce decise di metterla su carta. Nasce così questa straordinaria autobiografia, a cui Bruce ha dedicato gli ultimi sette anni e dove ritroviamo tutta la sincerità, l’ironia e l’originalità a cui ci ha abituato con le sue canzoni. Ci racconta la sua infanzia a Freehold, nel New Jersey, un luogo pieno di poesia ma anche di potenziali rischi, destinato ad alimentare la sua immaginazione, fino al momento che Bruce chiama «Big Bang»: il debutto di Elvis Presley all’«Ed Sullivan Show». Descrive il suo desiderio incontenibile di diventare un musicista, gli esordi come re delle bar band ad Asbury Park e la nascita della E Street Band. Con candore disarmante, per la prima volta Bruce illustra i tormenti interiori che hanno ispirato i suoi capolavori, a cominciare proprio da Born to Run, un brano che qui si rivela più complesso di quanto immaginassimo. È una lettura illuminante per chiunque ami Bruce Springsteen, ma è molto più del memoir di una rockstar leggendaria: è un libro per spiriti pratici e inguaribili sognatori, per genitori e figli, per innamorati e cuori solitari, per artisti, fricchettoni e chiunque voglia essere battezzato nel sacro fiume del rock.
Il quarto libro che ho scelto è un’ autobiografia su Kurt Cobain, indimenticabile frontman della band grunge Nirvana, scomparso nel 1994. In Serving the servant. Ricordando Kurt CobainDanny Boyle racconta ciò che è stato Kurt Cobain, offrendoci un ritratto indimenticabile di una delle più importanti icone del Grunge e della musica rock in generale.
All’inizio del 1991, il famoso manager musicale Danny Goldberg accettò nella sua scuderia i Nirvana, una nuova band acclamata dalla scena musicale underground di Seattle. Non aveva idea che il leader della band, Kurt Cobain, sarebbe diventato un’icona della cultura pop e del mondo della musica, e che la sua fama avrebbe eguagliato quella di John Lennon, Michael Jackson o Elvis Presley. Danny ha lavorato con Kurt dal 1990 al 1994, il periodo più importante della vita di Cobain. Questi anni fondamentali hanno visto il successo stratosferico di Nevermind, l’album che ha trasformato i Nirvana nella rock band di maggior successo al mondo e reso noti a tutti termini come grunge; l’incontro e il matrimonio di Kurt con la brillante ma volubile Courtney Love e la nascita della loro figlia, Frances Bean; e, infine, la lotta pubblica di Kurt contro la dipendenza, che si concluse con un suicidio devastante che avrebbe cambiato per sempre la storia del rock. Per tutto il tempo, Danny, manager e amico intimo di Kurt, si schierò dalla sua parte. Attingendo ai ricordi personali di Goldberg, a documenti mai resi pubblici e a interviste con i familiari, gli amici e gli ex compagni di Kurt, Serving the Servant Ricordando Kurt Cobain, dal titolo di uno dei pezzi più iconici e famosi, getta una luce completamente nuova su questi anni critici senza indugiare sulla comune ossessione per l’angoscia e la depressione che apparentemente guidavano Kurt. Questo libro si concentra invece sul suo genio, la sua compassione, la sua ambizione e l’eredità che ha lasciato e che dura da decenni, un tempo ben più lungo della sua stessa carriera.
L’ultimo dei 5 libri must per gli appassionati del rock è la biografia sul grande frontman dei Queen, una delle band che ha fatto la storia della musica. Freddie Mercury. I will rock you di Lesley-Ann Jones celebra e racconta questa leggenda del rock, scomparso nel 1991.
Freddie Mercury, la leggenda: il suo genio musicale, la sua voce magica e la sua incomparabile creatività continuano ad affascinare milioni di fan. In questa eccezionale biografia la giornalista musicale Lesley-Ann Jones, fin dai primi anni Ottanta a stretto contatto con i Queen e il loro entourage, scandaglia la storia del rocker, sfrondando chiacchiere e pettegolezzi per portare alla luce la personalità di un individuo timido e affascinante, deciso a sperimentare ogni eccesso – compresi quelli che gli abbrevieranno drammaticamente la vita – pur di esprimersi. Scopriamo così gli eventi fondamentali della vita di Freddie, dalla nascita a Zanzibar alla solitudine del collegio in India, dalla fuga a Londra al successo planetario della band, fino alla tragica morte per AIDS. Un racconto documentato, avvincente e ricco di aneddoti, che rivela la rigida educazione, la sessualità libera, la passione divorante per la musica, il tormento e l’euforia alla radice di canzoni rimaste nella storia, il periodo cruciale in cui una spettacolare performance al Live Aid catapultò il gruppo di nuovo al centro della scena.