Oggi, caro iCrewer, ti parlerò di un anno per me davvero molto importante: il 1996. “Perché è speciale?” ti starai chiedendo. Beh, la risposta è molto semplice, sebbene mi rendo conto che sia tutto fuorché d’interesse per la maggior parte delle persone: verso la fine di settembre, sono nata io!
Tuttavia, ci sono stati altri avvenimenti che hanno scosso le fondamenta delle nostre vite. Ti va un giro nei ricordi?
Iniziamo con gennaio…
La ruota del tempo non si ferma mai, il flusso della Storia continua a scorrere, e già verso la fine del primo mese dell’anno le notizie non mancavano. Forse, per l’Italia dei palcoscenici, dello spettacolo e dell’arte, o per chiunque abbia una buona memoria, il 29 gennaio 1996 non è una data sconosciuta. È stato quello, infatti, il giorno in cui il Teatro La Fenice di Venezia è stato avvolto dalle fiamme, ridotto in cenere, per poi, così come accade all’animale mitologico di cui prende il nome, venire ricostruito e risorgere.
È l’anno dello sterminio degli Hutu da parte dei Tutsi; dell’attentato di Manchester. Il periodo in cui la Colombia affronta tre lunghe settimane di guerriglia; in cui un cargo libanese F174 affonda nelle gelide acque del mare, trascinando con sé le vite di quasi 300 persone.
È anche l’anno delle Olimpiadi di Atlanta, in cui l’Italia vince 35 medaglie (13 d’oro, 10 d’argento e 12 di bronzo), posizionandosi sesta tra tutti i Paesi partecipanti. Ron si classifica al primo posto del Festival Sanremo con Vorrei incontrarti tra cent’anni e l’Irlanda dell’Eurovision Song Contest (chissà quando toccherà a noi?), ospitato a Oslo nel mese di maggio. Si sciolgono ufficialmente i Take That, band britannica di cui faceva parte Robbie Williams, e i Ramones annunciano il loro ritiro. Il postino, film di Massimo Troisi, vince l’Oscar per la colonna sonora, mentre il Premio Nobel per la Letteratura va alla poetessa polacca Wisława Szymborska.
È l’anno in cui si comincia a utilizzare la terapia Haart, e così facendo, per la prima volta dall’inizio dell’epidemia di AIDS, i decessi cominciano a diminuire; un anno nel quale in Russia si svolgono le prime elezioni libere; un anno in cui viene arrestato Giovanni Brusca, boss mafioso autore materiale della Strage di Capaci, in cui perse la vita il magistrato Giovanni Falcone.
Insomma, ne sono successe un bel po’ di cose, non credi?
E i libri del 1996?
Quali sono, però, il libri che sono stati più letti in quei 365 giorni? Impossibile citarli tutti, quindi ne ho scelti un paio da presentarti, nel caso tu abbia voglia di leggerli (o rileggerli).
Anche Enrico Brizzi si fa notare, con il suo primo romanzo, Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Una maestosa storia d’amore e di «rock parrocchiale», pubblicato inizialmente nel 1994, finalista del Premio Campiello e vincitore del Premio Bergamo dell’anno successivo. Riedito da Baldini&Castoldi, il libro viene tradotto, negli anni, in più di ventiquattro lingue, e spopola nel 1996. Nelle pagine, seguiamo i passi di Alex D. – il protagonista – nel travagliato viaggio tra adolescenza ed età adulta, tra amore, scelte ribelli e prese di coscienza. Il tutto accompagnato da numerose citazioni musicali e cinematografiche.