1982 Accadde che…
Ci ritroviamo caro iCrewer. Sono passati diversi anni rispetto al mio precedente articolo di “Accadde che…”. Come diversi sono gli avvenimenti, i personaggi, le notizie…
Diverse sono le date che possiamo ricordare, come anche i personaggi nati in questo anno; tanto per citarne alcuni, nasce il primogenito di Lady Diana e Carlo d’Inghilterra, il principe William di Windsor; Silvio Muccino, attore, regista e sceneggiatore italiano tra i più noti della nuova generazione; ma vi è anche una “sfornata” di futuri atleti, campioni in diverse discipline, Victor Valdés, Cristian Maggio, Manuel Pasqual, Filippo Magnini, Flavia Pennetta, Kakà, Marco Boriello, Antonio Cassano, Clemente Russo, Ian Thorpe, Asafa Powell, Elisa Di Francisca e la lista non finisce.
Chissà se è stata l’influenza di queste nascite a “creare” uno degli eventi più amati?
Spagna 82, l’Italia elimina il Brasile e…
Dal buio di Vigo alle luci di Madrid. Una sfida impossibile finita in trionfo…
Ventidue leoni in gabbia si aggirano negli spazi dell’hotel Castillo di Sant Boi de Llobregat, periferia di Barcellona. Ventidue uomini toccati, feriti e inquieti. Dal fresco di Vigo alla canicola catalana hanno portato sulle spalle una messe di risentimenti e una novità assoluta per il calcio italiano: il silenzio stampa.
Il mondiale spagnolo è giunto alla seconda fase. Le potenze sono ancora tutte in corsa, anche se nella maggior parte dei casi il loro cammino non è stato trionfale. L’Italia, si può definire grande solo per i fasti passati. Non sembra esserci più traccia della squadra che quattro anni prima, rinnegando il cinismo del calcio all’italiana, ha sfiorato la finale. Nel clan azzurro c’è aria pesante, alimentata dai responsi dei pronostici pre mondiali.
E poi… Madrid, la Finale; una finale di straordinario valore simbolico, visto che metterà di fronte due grandi della storia del calcio: Italia e Germania Ovest.
Quella fatidica sera dell’11 luglio 1982 non fiatava nessuno. Un silenzio quasi irreale era sceso sulla città, faceva caldo ma non si avvertiva tanta era la tensione. È inutile descriverti le azioni dei goal, né le urla che seguivano ad ogni rete, ma l’incontenibile, commovente, incontrollata esplosione di gioia di tutti diventerà il simbolo del mondiale.
Devi sapere caro iCrewer che 38 anni fa nasceva la mia seconda figlia… ed io, dopo aver provveduto ai suoi bisogni, c’ero, ero lì, in prima linea a seguire la partita in quella magica notte.
Fu un successo inatteso, dopo un avvio difficile, le polemiche, il silenzio stampa, la vittoria dell’Italia sulla Germania per 3-1 al Santiago Bernabeu di Madrid; una di quelle notti che si ricordano per sempre, mentre per l’etere si diffondeva la voce del mitico Nando Martellini che urlava “Campioni del mondo, Campioni del mondo, Campioni del mondo”, tre volte perchè era la terza volta che L’Italia tagliava questo traguardo.
1982. Il mio mito mondiale
“Paolo Rossi ripercorre i giorni che hanno cambiato la sua vita, che lo hanno reso eterno. E i giorni che ci hanno tenuti inchiodati davanti al televisore. Aneddoti e ricordi si intrecciano a emozioni, paure, sensazioni. Libro che è insieme la testimonianza di un grande campione e i ricordi di quegli italiani che ancora hanno impresso nel loro cuore l’esultanza del presidente Pertini e l’urlo indimenticabile del telecronista Martellini.”
Purtroppo, come sempre accade, alle cose belle fanno seguito eventi dolorosi.
Nell’aria c’erano ancora le risate e i lucciconi negli occhi per la splendida avventura dell’Italia che un brutto avvenimento stendeva un velo pietoso.
A settembre, precisamente il 3:
La mafia uccide il generale Dalla Chiesa
In quell’attentato persero la vita anche la moglie del generale e un agente della scorta. La mafia aveva eliminato un grande servitore dello Stato, che con i suoi innovativi ed efficaci metodi di indagine era riuscito ad assestare colpi importanti sia all’organizzazione mafiosa sia alle Brigate Rosse (in Piemonte), portando allo scoperto la fitta rete di complicità con la politica e con una parte delle istituzioni.
Colui che perde la propria vita per aver difeso il popolo, la legalità, la giustizia è considerato martire per aver cercato di far penetrare questi valori all’interno delle case degli italiani. E oggi lo notiamo nella Chiesa e in ogni associazione di volontari che si propongono di aiutare le vittime di mafia, lo vediamo nelle produzioni letterarie e cinematografiche che continuano a denunciare quello che accade.
La speranza non è morta e non morirà fino a quando qualcuno si solleverà e si dichiarerà contrario a sottomettersi a chi pretende di avere il Potere basandosi sulla violenza e sul terrore. Alla base del successo delle organizzazioni mafiose è la paura a fare da padrone, alla quale contribuisce un’omertà radicata all’interno della società. Quando si tratta di morte della speranza, si parla in realtà della morte di chi le ha dato voce, di chi ha dato il coraggio ad altri per uscire allo scoperto e affrontare i pericoli e le difficoltà di chi si dichiara contro la mafia.
Diverse le pubblicazioni di libri sulla figura del generale Dalla Chiesa:
Carlo Alberto Dalla Chiesa. Un papà con gli alamari del 2017
Dalla Chiesa. Storia del generale dei carabinieri che sconfisse il terrorismo e morì a Palermo uscio dalla mafia sempre del 2017
E come dimenticare La lista di Schindler, un romanzo del 1982 dello scrittore australiano Thomas Keneally, per il quale Steven Spielberg nel 1993 ne fece un adattamento cinematografico Schindler’s List – La lista di Schindler, vincitore di sette Premi Oscar. O Il colore viola della scrittrice statunitense Alice Walker, pubblicato nel 1982 ma arrivato in Italia nel 1984. Anche per questo è stata fatta una trasposizione cinematografica sempre ad opera di Spielberger nel 1985.
E che dire della consegna del premio Nobel nel dicembre del 1982 a Gabriel Garcia Marquez e la magia dei suoi romanzi.
E parlando di magia, se ti dicessi che, a Milano, il 26 febbraio 1982 vide la luce la prima emittente radiofonica privata che trasmetteva esclusivamente musica italiana, sapresti rispondermi? Sono sicura che i più salterebbero dalla sedia. Si è LEI, la mitica Radio Italia, fondata dal dj Mario Volanti, per contrastare l’esterofilia dilagante in quegli anni anche nel settore musicale e che in poco più di tre anni riesce a conquistare il primato di radio commerciale più ascoltata d’Italia. Il primo disco mandato in onda fu un pezzo di Pino Daniele.
È l’anno in cui nei negozi arrivano i CD, acronimo di compact disc. Un nuovo formato di supporto musicale sviluppato nell’ambito di un progetto tra Philips e Sony; in questa maniera viene data una svolta anche nella musica perchè la capacità di memoria del supporto è nettamente superiore al vecchio LP. Purtroppo il CD verrà, non molto più tardi, soppiantato da dispositivi sempre più all’avanguardia.
Non dimentichiamoci dell’intramontabile Michael Jackson e il suo Album Thriller. Con 115.000 di copie vendute, di cui un milione soltanto nella prima settimana di vita, fu l’album musicale più venduto di sempre, su cui si è iniziato a costruire il suo mito come re incontrastato del pop.
Devo ammettere però che anche questo anno, il 1982, non è stato poi così anonimo. Io sono arrivata, mi fermo qui. Ti aspetto per il prossimo articolo, un altro anno, altre storie, altri libri.
Ciao.