Caro iCrewer, eccomi oggi in questo nostro nuovo appuntamento di Accadde che… a parlarti di un’annata davvero eccezionale, il
1973
Eccezionale perché ha visto la me medesima nascere in quel di luglio ovviamente, e ovviamente non potevo esimermi dal fare la battutona simpatica… però molti sono gli eventi sicuramente più interessanti, e anche i libri che sono stati pubblicati in questo terzo anno del decennio ’70. Vediamo i più significativi.
3 aprile 1973 La primissima telefonata con un cellulare. Anche se come strumento non era sconosciuto, il telefono cellulare veniva utilizzato solamente in auto, da rappresentanti delle forze dell’ordine o da imprenditori di un certo livello; la Bell System (nata dalla compagnia di Alexander Graham Bell, riconosciuto, insieme con l’italiano Meucci, come inventore del telefono) aveva investito in questo nuovo settore, ma solamente grazie alla rivale Motorola fu possibile la vera svolta.
Il 3 aprile infatti, l’ingegnere Martin Cooper a cui era stato affidato l’incarico di studiare una qualche soluzione per arrivare allo scopo, mise a punto il primo dispositivo telefonico senza fili, e compose il primo numero: era quello del collega e rivale John Engel; chissà che soddisfazione deve aver provato nel comunicare proprio a lui che lo stava chiamando con un cellulare!
Di lì, cominciò l’ascesa per questo prodotto senza il quale oggi non sappiamo più praticamente nemmeno muoverci, anche se si dovettero aspettare ancora 10 anni prima che la Motorola mettesse in vendita il primo telefono, il famoso “mattone”, il DynaTac 8000x.
26 luglio 1973 nasce il mito di Bruce Lee. Esce nelle sale il film I tre dell’Operazione Drago, del regista Robert Clouse, a sei giorni di distanza della morte di Bruce Lee, a tutt’oggi ancora avvolta nel mistero e oggetto di teorie e discussioni.
Come dimenticare che nel 1973 gli Stati Uniti ed il Vietnam firmarono un armistizio a Parigi, e gli americani abbandonarono finalmente la “sporca guerra”, che comunque si sarebbe conclusa soltanto due anni dopo.
Nel 1973 Dacia Maraini, grande scrittrice apprezzata sia in Italia che all’estero e conosciuta per le sue opere di prosa ma anche di poesia, saggistica e drammaturgia nelle quali affronta in particolar modo temi sociali legati all’infanzia e alla vita delle donne, fonda il Teatro della Maddalena, teatro tutto al femminile; tra le sue innumerevoli opere teatrali spicca la celebre Maria Stuarda.
Ecco che quindi attraverso questo tramite passo ad elencarti alcune opere edite nel 1973, da altrettanti illustri personaggi che hanno contribuito, ognuno con le sue peculiarità, a costruire la letteratura contemporanea che apprezziamo anche oggi.
Eugenio Montale pubblica Diario del ’71 e del ’72; “Nei novantuno componimenti compresi in Diario idei ’71 e del ’72 (pubblicato nel 1973) Montale approfondisce i temi dirompenti già affacciatisi in Satura: su un cupo pessimismo di fondo si innestano quadri di feroce sarcasmo contro la società dell’epoca e un’umanità irrimediabilmente inautentica, intervallati però da imprevedibili slanci e sussulti di vitalismo.”
Jaques Lacan pubblica I quattro concetti della psicanalisi (Séminaire XI. Les quatre concepts fondamentaux de la psychanalyse); “Il seminario pronunciato da Lacan nel 1964 che segna una svolta fondamentale nel suo insegnamento. È infatti il momento della rottura con l’Associazione internazionale freudiana e della fondazione della sua Scuola, l’Ècole freudienne de Paris. Le teorie dello psicoanalista francese, basate sull’assunto che l’inconscio è strutturato come linguaggio, hanno influenzato le correnti letterarie che vedono nella scrittura anzitutto un’analisi del profondo.“
Guido Silvestri, alias Silver, nel 1973 dette i natali al famoso personaggio Lupo Alberto, protagonista della serie di fumetti omonima; inizialmente venne intitolata “La fattoria McKenzie” e Lupo Alberto non era il protagonista unico ma solo uno degli attori principali, insieme a Marta la gallina (la fidanzata) e al cane da guardia Mosé; dal 1974 la striscia venne intitolata al solo personaggio di Lupo Alberto.
Concludo citando lo scrittore, drammaturgo e saggista australiano, Patrick Victor Martindale White, a cui nel 1973 fu assegnato il Premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione: “Per un’epica e psicologica arte narrativa che ha introdotto un nuovo continente nella letteratura“; tra i suoi scritti ricordiamo L’occhio dell’Uragano (1973) e The solid mandala (1966).