Caro Lettore, oggi riprendiamo il nostro viaggio nel tempo per sbarcare nel 1961. Sono molti gli avvenimenti che hanno arricchito quest’anno, fatto di eventi secolari per la storia dell’uomo, grandi cambiamenti politici e, naturalmente, grande letteratura.
Ma l’elezione di Kennedy non fu l’unico grande cambiamento nella politica mondiale. Nell’ambito della guerra fredda, il 13 agosto del 1961 iniziò la costruzione del Muro di Berlino, il sistema di fortificazione che fino al 1989 avrebbe separato la Germania dell’Ovest dalla Germania dell’Est, sotto il regime comunista. Fu un evento epocale per la storia contemporanea, destinato a creare una grande ferita nel popolo tedesco.
Il 1961 fu un anno che sancì anche un grande progresso per la scienza e per l’umanità intera: il 12 aprile l’astronauta Jurij Gagarin, a bordo della Vostok 1, portò a termine il primo volo nello spazio. Godendo di una vista che nessuno prima di lui aveva potuto vedere o immaginare, disse: «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini.»
Il 1961 vide il debutto di un grande cantautore americano, nonchè futuro Premio Nobel, Bob Dylan, che l’11 aprile si esibì per la prima volta davanti al pubblico, in un locale del Greenwich Village. Ma quest’anno vide anche l’affermarsi di un già noto volto della musica americana: è proprio nel 1961 che uscì Can’t Help Falling in Love, quello che diventerà uno dei più famosi brani di Elvis Presley.
Per la letteratura il 1961 non fu un anno totalmente positivo. Il 2 luglio si tolse la vita Ernest Hemingway, autore de Il vecchio e il mare, ed uno dei più grandi scrittori della storia.
Il panorama editoriale del 1961 fu costellato di tanti grandi romanzi, ma io ne selezionati 3. Il primo romanzo di cui ti voglio parlare è Franny e Zooey di J.D Salinger, già autore del famosissimo Il giovane Holden. Vediamo la trama di Franny e Zooey:
Gli altri due grandi romanzi di quest’anno che ho scelto per te sono, L’inverno del nostro scontento di John Steinbeck e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.
L’inverno del nostro scontento: Protagonista è Ethan Hawley, discendente di una antica famiglia di balenieri, ridottosi a fare il commesso in un negozio che un tempo era di sua proprietà. Uomo onesto e responsabile, Hawley si sente in colpa verso la famiglia e, per ottenere tutto quello che la nuova società del benessere può consentire, ordisce una serie di imbrogli e tradimenti che gli fruttano la ricchezza, ma lo portano a una desolante crisi di coscienza e a un passo dal togliersi la vita.
Su Il giorno della civetta, un breve romanzo sulla mafia, sono state queste le parole di
“… ho impiegato addirittura un anno, da un’estate all’altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di ‘cavare’ voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio”.