Caro iCrewer nell’ultimo viaggio nel tempo fatto insieme ti avevo portato nel 1939, oggi ti farò scoprire cosa è successo l’anno successivo
Il 1940
La Germania nazista continua la sua avanzata per conquistare l’Europa e con l’Operazione Weserübung invade Danimarca e Norvegia. Quest’ultima grazie anche al sostegno della Gran Bretagna riesce a opporre resistenza contro le navi tedesche arrivate nei fiordi norvegesi. La Germania invade inoltre Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Francia espandendo sempre di più il suo dominio.
L’Italia, nonostante fosse legata alla Germania dal Patto d’Acciaio che imponeva reciproco aiuto in caso di guerra, aveva con la dichiarazione di non belligeranza rinviato la sua entrata nel conflitto. Il 10 giugno 1940, Il Duce Benito Mussolini, capo del Governo e primo ministro italiano, con il famoso discorso alla nazione dal balcone di Palazzo Venezia, dichiara però l’entrata in guerra dell’Italia a sostegno della Germania nazista contro Francia e Gran Bretagna.
Il 1940 è anche l’anno della Shoah: i primi prigionieri ebrei varcano i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. I Lager, questo il termine tedesco per indicare i campi di lavoro forzato, di concentramento e di sterminio voluti da Adolf Hitler sono utilizzati dalla Gestapo per i lavori forzati, la detenzione, e l’eliminazione in massa dei prigionieri, dando così inizio all’Olocausto, uno dei più grandi stermini che il genere umano abbia conosciuto.
Accadde che…
Nonostante la guerra infuri in tutta Europa, nei paesi dell’est, nel nord Africa e i bombardamenti su Londra, il 1940 ha regalato grandi scoperte ed eventi positivi.
Nel periodo in cui le leggi razziali stringono l’Europa in un pugno di ferro, dall’America arriva un messaggio molto forte: durante la cerimonia dei Premi Oscar del 1940 l’attrice Hattie McDaniel è la prima persona di colore a vincere il Premio Oscar. Inoltre il mondo conosce il simpatico coniglietto Bugs Bunny che debutta al cinema. A novembre invece esce il terzo classico Disney: Fantasia.
Per lo sport Fausto Coppi conquista la sua prima maglia rosa vincendo con quasi cinque minuti di vantaggio la tappa del Giro d’Italia Firenze – Modena.
La letteratura nel 1940
La letteratura italiana è fortemente influenzata del regime autoritario presente ormai da vent’anni nel Bel Paese. Qualsiasi opera letteraria ed editoriale è sottoposta al controllo del Ministero della Cultura Popolare e prima di essere pubblicata deve essere letta e approvata dai suoi funzionari. La censura è molto rigida e le opere che non rispecchiano le idee politiche fasciste non vengono pubblicate.
In nome del culto dell’italianità uno dei provvedimenti presi dal regime è quello di abolire le parole straniere sostituendole con termini italiani equivalenti. Il regime boicotta, grazie all’appoggio di alcuni uomini di cultura dell’epoca, un nuovo genere letterario che sta ottenendo il favore dei lettori: il romanzo giallo. Alessandro Varaldo è uno dei pochi autori che si cimentano nel genere italianizzandolo e aggiungendo modelli fascisti alla storia e ai personaggi.
In quegli anni si affermano due nuovi generi letterari, la letteratura coloniale italiana che racconta l’epoca coloniale del Regno d’Italia con racconti, saggi e resoconti di viaggio e l’ermetismo la cui peculiarità sono opere chiuse, da qui il termine ermetico, complesse e di difficile interpretazione. Poeti ermetici famosi sono Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti.
Molti intellettuali appoggiano il fascismo tra i quali il filosofo Giovanni Gentile, fondatore insieme a Giovanni Treccani dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana. Nel 1925 fu promotore del Manifesto degli intellettuali fascisti al quale i numerosi firmatari garantiscono approvazione e appoggio al regime. Tra questi si annoverano grandi poeti e scrittori come Ardengo Soffici, D’Annunzio al quale lo stesso Duce s’ispira, Marinetti, Malaparte, Pirandello anche se le sue opere sono lontane dalle scelte politiche dell’autore e Ungaretti che non mescola mai poesia e politica.
Alcuni intellettuali, in opposizione al regime, sono costretti ad abbandonare l’Italia, per evitare il carcere come Ignazio Silone e Emilio Lussu. Antonio Gramsci e Piero Gobetti invece sono meno sfortunati. Il primo muore in carcere, mentre Gobetti muore a Parigi, dove si è rifugiato, a seguito di un’aggressione. A Torino, il loro ricordo è ancora molto vivido e questo dà vita ad un gruppo intellettuale antifascista guidato dal professore liceale Augusto Monti. In collaborazione con la rivista La Cultura e l’esordiente casa editrice Einaudi andrà avanti con le proprie scelte di opposizione politica.
Alcuni degli scrittori antifascisti più famosi che riuscirono a pubblicare in Italia anche se sottoposti a severa censura sono Carlo Emilio Gadda, Eugenio Montale e Alberto Moravia.
I romanzi pubblicati nel 1940
In quell’anno sono pubblicati:
Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati che consacra l’autore come uno dei grandi scrittori del Novecento italiano.
Per chi suona la campana (For Whom the Bell Tolls) considerato uno dei migliori romanzi di Ernest Hemingway.
Poirot non sbaglia è la diciannovesima avventura del famoso investigatore nato dalla penna di Agatha Christie, stampato dalla Arnoldo Mondadori Editore con il numero 117 nella collana Il Giallo Mondadori . Il titolo originale One, two, buckle my shoe è tratto da una filastrocca.
Nero Wolfe e sua figlia è il settimo romanzo giallo di Rex Stout con protagonista il famoso investigatore privato.
Caro iCrewer il nostro viaggio nel tempo finisce qui. Torna trovarci per una nuova avventura nel passato.