Come ogni anno il 1935 è stato ricco di eventi, dei più vari. Dalla fondazione della Società Industria Farmaceutica Italiana – la SIFI, alla mobilitazione dell’esercito italiano in Africa che sfocerà poi nella Guerra di Etiopia. La Persia diventa Iran, cambiando così il suo nome ufficiale, la Saar ritorna tedesca e in Germania vengono approvate le Leggi di Norimberga, conosciute come le Leggi Razziali. Il mondo europeo (e il Corno d’Africa per volontà italiana) è in subbuglio e sta mettendo le basi per quella che poi diventerà la Seconda Guerra Mondiale.
In questo appuntamento, però, ho deciso di raccontarti qualcosa di meno conosciuto – o almeno così credo.
La Penguin Books
Hai mai visto quei libretti tascabili con la copertina morbida (paperback in inglese) e un pinguino come logo? Quelli sono i libri editi dalla Penguin Books, dal 2013 parte della Penguin Random House. La sua nascita avviene proprio nel 1935 per l’intuizione e l’impegno dell’editore Allen Lane. L’idea gli venne mentre aspettava il treno, dopo esser andato a trovare l’amica Agata Christie.
Allen voleva qualcosa da leggere durante il viaggio ma in una bancarella lì vicino, con suo disappunto, trovò solo riviste di scarsa qualità e riedizioni di volumi vittoriani. Capì così che ci poteva esser spazio nel mondo dell’editoria per pubblicazioni economiche (dovevano costare come un pacchetto di sigarette, per essere accessibili a tutti) ma di qualità e con uno stile riconoscibile.
20th Century Fox
La 20th Century Fox, che dopo esser passata sotto il controllo di Disney, dal gennaio di quest’anno è stata ribattezzata 20th Century Studios, nasce nel 1935 per la fusione di due diverse società, la Fox Film Corporation e la Twentieth Century Pictures. I primi due film prodotti proprio nel 1935 sono stati Thanks a Million e Il re dell’Opera.
Da quell’anno si sono susseguiti molti successi, tra cui Eva contro Eva (1950), A qualcuno piace caldo (1959), Il giorno più lungo (1962), Cleopatra (1963), Frankenstein Junior (1974), The Rocky Horror Picture Show (1975), Guerre stellari (1977), in co-produzione con LucasFilm, Alien (1979), Mamma, ho perso l’aereo (1990), Titanic (1997), in co-produzione con Paramount Pictures e Lightstorm Entertainment, Fight Club (1999), Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (2001), Io & Marley (2008), e tanti tanti altri.
Lancôme
L’azienda di cosmetici francese, che dal 1964 fa parte del gruppo L’Oréal, evoca da sempre il concetto di eleganza e raffinatezza legato all’arte profumiera. A fondarla nel 1935 è stato il parigino Armand Petitjean. Le sue prime creazioni sono cinque profumi studiati e realizzati per essere presentati all’Esposizione Universale di Bruxelles. Quell’evento è stata anche l’occasione in cui il marchio venne ufficialmente lanciato.
Amelia Earhart nel 1935
In quest’anno, infatti, Amelia Earhart entra alla Purdue University come visting faculty member, con un duplice ruolo: ispirare e consigliare le studentesse sulla loro carriera e consulente tecnico per il Dipartimento di Aeronautica. Nell’autunno di quell’anno Amelia tenne una serie di conferenze per insegnare alle giovani donne a far carriera, un argomento che mancava tra gli insegnamenti offerti alle donne.
Secondo Amelia, «le donne devono provare a fare le cose come hanno provato gli uomini. Quando falliscono, il loro fallimento deve essere solo una sfida per gli altri»
La figura di Amelia Earhart è di ispirazione per tutti, non solo per le donne. Di seguito ti consiglio un paio di libri su di lei: Felice di volare. Ricordi della mia vita in volo e di altre aviatrici, di Amelia Earhart ed Ero Amelia Earhart, di Jane Mendelsohn
Felice di volare. Ricordi della mia vita in volo e di altre aviatrici, di Amelia Earhart
Coraggiosa avventuriera, dalla sua scomparsa – avvenuta mentre tentava la circumnavigazione del globo – divenne un simbolo di perseveranza e passione nella coscienza femminile, uno stimolo per le donne volenterose di intraprendere carriere considerate principalmente maschili, e molte storie vengono qui narrate dalla Earhart per rendere giustizia e notorietà a intrepide quanto sconosciute pioniere aviatrici. Uno spirito libero che cercò di incoraggiare le giovani donne a seguire i propri sogni, con piccoli e grandi obiettivi, spostando sempre più in alto l’asticella, oltre le nuvole.
Ero Amelia Earhart, di Jane Mendelsohn
Ma l’organizzatore del viaggio, il marito C.P. Putnam, che lei ama certo molto meno di quanto ami la pura vastità del cielo, ha assoldato un navigatore di quart’ordine: Fred Noonan, avventuriero alcolizzato e misantropo. La radio, poi, funziona male e gli strumenti di bordo non sono stati regolati: è inevitabile un atterraggio di fortuna su un isolotto disabitato, al largo delle coste della Nuova Guinea.
Qui Amelia e Fred si accingono alla dura lotta per la sopravvivenza. E la vicinanza forzata avrà conseguenze inattese… Felicemente memore delle grandi e libere avventure di cielo, aria e nuvole di un Saint-Exupéry, questo libro che ha venduto negli Stati Uniti più di 200.000 copie – esplora la psicologia femminile nella sua tensione verso la libertà.