Fra le pubblicazioni dedicate al Sommo Poeta in occasione delle celebrazioni per i settecento anni dalla morte, svoltesi nell’appena trascorso 2021, Parla come Dante di Dario Pisano curato dalla Newton Compton Editori ed edito nel giugno 2021, assume un carattere particolare.
Parla come Dante non è il solito saggio che si preoccupa di analizzare l’opera del grande Poeta: moltissimo e in tutti i tempi è stato scritto su di lui. Le sue opere e la Divina Commedia in particolare, sono state sviscerate in tutte gli aspetti, approfondite in ogni singolo verso, studiate in tutte le forme da piccoli, medi, grandi e grandissimi critici: un saggio in più o uno in meno non farebbe di certo la differenza… Invece Parla come Dante di Dario Pisano, non solo fa la differenza ma è differente.
Dario Pisano si differenzia dal saggista critico standardizzato nel suo affrontare un grande classico come la Divina Commedia: Parla come Dante è un saggio che regala al lettore un approccio piacevole, insolito e diverso sia della figura di Dante che delle sue più che famose terzine. Un esperimento di questo tipo può essere compiuto soltanto da chi possiede una profonda conoscenza della materia trattata ed è lampante ed ampiamente visibile che Dario Pisano conosce bene l’argomento cui si approccia.
Dario Pisano racconta Dante non in maniera accademica ma piuttosto quasi popolare: l’autore ha il pregio di rimarcare come molte delle celebri frasi usate comunemente nel quotidiano, abbiano la loro origine proprio nella Divina Commedia e in altri scritti del Sommo Poeta. E sebbene siano state coniate nel lontano 1300, sono ancora non solo sulla bocca di tutti, ma straordinariamente attuali.
Parla come Dante: una raccolta di espressioni ancora usate
Espressioni come «Non ti curar di lor, ma guarda e passa!» (prima curiosità: la citazione è sbagliata! Dante scrive: «Non ragioniam di loro…») o il famoso «Amor ch’a nullo amato amar perdona», o ancora il popolarissimo «stai fresco», hanno in comune la medesima paternità. Sono figlie partorite dal genio immortale di Dante Alighieri. Non per niente è considerato il padre e massimo inventore della letteratura e della lingua italiana.
Dario Pisano in Parla come Dante raccoglie, spiega, crea collegamenti con altre opere di tutti i tempi a loro ispirati, sia i più famosi versi di Dante che quelli meno noti, tutti ugualmente entrati nella lingua quotidiana, spesso usati da tutti senza la consapevolezza della loro provenienza.
Quante volte, parlando, citiamo Dante senza saperlo? E siamo certi di citarlo bene? Un libro che svela la presenza nascosta ma costante del sommo poeta nella nostra vita quotidiana
Dalla prefazione di Parla come Dante
I trenta adagi danteschi passati in rassegna nel volume sono oggetto di una particolare cura da parte di Pisano, il quale, forte di una conoscenza onnivora della letteratura italiana (e anche di altri lidi), ci consente di ricostruire il percorso del verso citato sia da un punto di vista intertestuale, sia nel suo depositarsi nella memoria comune.
Tale impianto è già perfettamente chiaro nel commento al verso che apre la raccolta: «E quindi uscimmo a riveder lele stelle» (Inferno, xxxiv, 139), per il quale Pisano chiama in causa Leopardi, Pascoli, Elsa Morante, Catullo, Sant’Agostino, Ungaretti, tutti testimoni scelti per far capire come la potenza immaginativa di Dante sia affondata nel passato classico e cristiano da un lato, ma abbia anche la capacità di irradiarsi splendidamente nel futuro dall’altro.
Secondo Pisano, infatti, Dante, col suo libro-mondo, rappresenta il cardine attorno a cui tutto ruota, lo specchio che restituisce ogni piega dell’umanità, il rimedio medicamentoso più efficace contro la malinconia della finitudine umana. Ecco, con la Commedia, Dante si è innalzato oltre il tempo, ha sconfitto la morte, se è vero che il suo culto (con l’importante apertura verso la dimensione popolare, estranea ad altri grandi poeti, per esempio a Petrarca) è ancora vivissimo a settecento anni dalla fine del viaggio corporale del poeta.”
Riporto per intero un bel passaggio della prefazione di Parla come Dante ben curata da Claudio Giovanardi, completa ed esplicativa del tema trattato da Dario Pisano nel suo breve saggio. La prefazione assume un ruolo importante nella pubblicazione di un qualsiasi libro, in quanto predispone il lettore ai temi ed ai contenuti dell’opera, oltre a spiegarne il senso.
Un piccolo saggio, dalla lettura piacevolissima, scorrevole e alla portata di tutti. Utilissimo soprattutto per arricchire le conoscenze sull’origine e la provenienza di frasi e modi di dire che da secoli ci appartengono.