Dietro la maschera di Pasquale Dente è un romanzo che racconta una pagina di storia recente e tutt’ora in atto: una storia che vede coinvolta la quasi totalità del pianeta, dal momento che la pandemia ormai tristemente nota, non ha ancora smesso di tenerci sotto assedio con le sue infinite varianti.
Pubblicato in selfpublishing nel dicembre 2020, Dietro la maschera racconta infatti lo sviluppo degli inizi della pandemia visti con gli occhi di un’infermiera, protagonista principale di tutto il romanzo. Attorno a lei ruotano figure di contorno, rappresentate da amici, colleghi, figure genitoriali e varia umanità.
Pasquale Dente fa iniziare il suo romanzo in maniera scorrevole e direi piacevole, anche se ho trovato una prima parte concentrata soprattutto nella descrizione di scene di vita ordinaria: se da un lato ciò conduce il lettore alla conoscenza più specifica dei vari personaggi, dall’altro in alcuni passaggi risulta quasi ripetitivo. A mio avviso azioni più dinamiche avrebbero dato più movimento a tutta la storia.
Questa caratteristica di lentezza e quasi ordinarietà, si capovolge invece nella seconda parte dove Dietro la maschera assume un andamento più veloce: fatti ed eventi si rincorrono e capovolgono a ritmo serrato, lasciando il lettore abbastanza perplesso, specie per l’evoluzione che l’autore fa assumere a tutto il romanzo.
L’evoluzione e i ritmi accelerati sono legati essenzialmente alle vicende della protagonista e alle sue reazioni, non propriamente razionali, relative alle problematiche del suo lavoro in un periodo oggettivamente stressante quale estate quello della prima emergenza corona virus.
La protagonista è, come detto sopra, un’infermiera: delineata da Pasquale Dente in maniera controversa, diciamo così per non usare altri termini, oscilla tra l’amore per una professione svolta doviziosamente e la trasformazione in stolker-killer quando trova tra i suoi pazienti l’ex amante-dongiovanni che, incurante dei problemi causategli dal covid con annessa intubazione, la offende ripetutamente tanto che la nostra infermiera decide letteralmente di eliminarlo senza remissione di peccati.
Cosa che realizza senza nessuna pietà umana e nessun conseguente rimorso, come se l’eliminazione fisica di chi prima circuisce e conquista e poi respinge sia la cosa più naturale del mondo. Devo ammettere che questa trovata di Pasquale Dente nella trama di Dietro la maschera mi ha sconcertata non poco, soprattutto perchè l’autore sembra dare alla sua protagonista il volto della “giustiziera”, per cui “tu ti sei comportato male con me, io ti elimino e faccio sembrare che tutto sia normale”.
Realtà e invenzione in Dietro la Maschera
Se l’intento era quello di far emergere le turbe mentali dell’ infermiera, la mia esperienza di lettrice di noir psicologici mi fa dire che c’è in Dietro la maschera, qualcosa di non ben strutturato. Se invece l’intento di Pasquale Dente era quello di impiantare una storia prendendo spunto dagli eventi reali cui il covid ha sottoposto l’intera umanità, non vedo cosa c’azzecca (diciamo così) il risvolto noir della storia. Risvolto noir che, fra l’altro, assume caratteristiche esagerate nel finale che ovviamente non anticipo.
Come sempre mi trovo a ribadire, una recensione è soltanto un parere personale e proprio per questo ritengo che Dietro la maschera di Pasquale Dente è un romanzo che definisco né carne né pesce: non è una storia realistica, in quanto contiene troppe invenzioni che lasciano perplesso il lettore e non è neanche un noir con risvolti psicologici perché manca proprio la struttura di base.
Un altro aspetto preponderante nel romanzo è il rapporto della protagonista con la fede. Un rapporto di assoluta negazione che la vede (o sarebbe meglio dire vede l’autore?) completamente inquadrata in una condizione standard di “non credente giudicante”. Ora se è vero che gli atei hanno una concezione standard e probabilmente anche preconcetta, nei confronti di chi crede ovvero la convinzione di pensare che i credenti siano persone prive di ogni capacità razionale, è pure vero che chi vive la fede, a volte può avere atteggiamenti che rasentano il bigottismo: attenzione però a non generalizzare mai!
Non sarebbe giusto nei confronti di chi vive la fede con “profonda razionalità”. E lo affermo con assoluta certezza: la vera fede nasce da una profonda conoscenza e da un altrettanto fermo atteggiamento razionale. Mi fermo qui, non è il caso di dissertare oltre, questa è la recensione ad un libro e non un articolo sulla spiritualità. Mi è sembrato comunque doveroso ribadire il concetto dal momento che Pasquale Dente in Dietro la maschera tratteggia i credenti come poeveri illusi, per non dire scemi.
Peccato, perché l’attualità delle tematiche di fondo, avrebbe potuto porre l’accento in maniera differente su vicende che ancora sono vita reale. Raccontate da chi come Pasquale Dente le vive sul campo, essendo lui stesso un infermiere, avrebbero potuto rendere il romanzo molto più realistico e pregnate. E anche se l’argomento-covid è ormai abbastanza inflazionato, sarebbe stato comunque interessante conoscere le esperienze dirette e vissute sulla pelle di chi ha scelto un mestiere che mette al centro l’altruismo e la cura per chi sta male.
Una categoria medici ed infermieri che abbiamo chiamato eroi ma che, come tutti, dietro la maschera vivono una quotidianità fatta di gioie e dolori, fatiche e speranze.
Pasquale Dente, conosciamolo meglio
Pasquale Dente è un giovane infermiere con la passione per la scrittura che coltiva da sempre. Di origini napoletane, lavora con la Oxford University in terapia intensiva cardiotoracica, divenuta reparto Covid con il dilagare della pandemia.
Dietro la maschera nasce nel momento in cui, dopo quattro giorni di riposo dal lavoro, al rientro trova il suo reparto trasformato i reparto Covid: venti pazienti positivi al virus, intubati ed in grave pericolo di vita. Una situazione quasi surreale e difficile da gestire che Pasquale ha voluto raccontare nel suo libro per far conoscere le difficoltà umane e professionali di una categoria in prima linea, medici ed infermieri, in tempo di emergenza-covid.