Eccoci di nuovo qui per una seconda parte sulla fiera della Microeditoria avvenuta a Chiari il 3 Novembre.
Dunque oggi, come promesso, mi fermerò a parlare di una delle Case Editrici su cui mi sono soffermata: Milena Edizioni.
Ho potuto fare due chiacchiere con il responsabile ed ecco cosa ne è uscito e perché mi ha attirato così tanto questa C.e.
Milena Edizioni è una casa editrice molto particolare, tratta di temi a carattere sociale e cerca di combattere i pregiudizi in ogni sua forma. Il suo fine è “educare” in qualche modo il lettore, anche se questi è di tenera età. Tanto che ha creato una collana apposita per l’infanzia.
Milena Edizioni si ritiene una C.e. laica a favore dei diritti civili e di un’educazione cosciente e responsabile. Così si presenta agli altri.
Ritengono che con la letteratura si possa in qualche modo migliorare il mondo e il primo strumento per debellare l’ignoranza dilagante ancora oggi, sia proprio la lettura.
“Sono le idee che cambiano la storia e i libri sono scrigni di idee e pensieri. I libri rivelano la realtà laddove i media la camuffano, sono quelle voci fuori coro che non sanno adeguarsi, né accontentarsi. Leggere è la prima azione di chi si ribella.” Milena Edizioni.
Insomma, all’interno del mondo editoriale possiamo trovare la chiave per insegnare qualcosa di importante agli uomini fin da piccoli. Abbiamo in mano uno strumento potente e molti non lo sanno usare correttamente.
Milena Edizioni è nata circa sei anni fa con la narrativa e da allora non si è più fermata, inglobando diversi generi tra cui il Gotico. Per loro i numeri non contano, anzi, sono sopravvalutati: l’importante è la qualità e l’anima che il libro racchiude.
Sono quattro le principali battaglie che questa Casa editrice vuole combattere:
L’omofobia: sessualità e l’amore non seguono schemi, non esiste educazione o imposizioni. L’amore ha una categoria? Non credo.
Xenofobia e razzismo: ogni persona porta con sé la sua cultura e dignità, abbattere questa frontiera è una delle tante lotte che tutti affrontiamo da secoli.
Politica: Quello che conta è l’uomo, nessuna legge vale più di un’idea e governare non significa comandare.
I bambini: Educare vuol dire saper fornire degli strumenti, che un indomani saranno utili per riuscire a costruire un futuro fatto di scelte.
Io credo che Milena Edizioni sia una casa editrice che meriti davvero di continuare e gli auguro di continuare questa “battaglia” per portare un po’ di umanità in questo mondo. Questa C.e. ha un’anima ben delineata e con intenti chiari.
Ho provato anche a stuzzicare il responsabile della Casa Editrice per farmi dire quale dei loro manoscritti ha avuto più visibilità e vendite. Diciamo che ha voluto fare una premessa: i libri non sono numeri e le vendite sono un po’ sopravvalutate. Però nonostante questo, ha ammesso che uno dei suoi libri della collana Gotic e Lgbt, ha riscosso molto successo, tanto da portare la C.e. ad avere molta più visibilità. Il suddetto romanzo è “Vodka&Inferno“.
“Questa è una storia che va raccontata a bassa voce, sull’epidermide del mondo. Una strana, sanguinosa famiglia. Venezia di echi dissonanti, poi la Russia di forti abbracci. Un alchemico mistero, della vodka che da incolore e innocua diventa rosso-sangue, un maniero che ha occhi per vedere, danze di balalaike, fischi cosacchi. Qualcosa di macabro, gotico, grottesco, tenero e perverso che sappia di morte, di dolore e orrore, ma anche di dolce, amaro amore. E infine una sola, piccola, insignificante domanda: può un vivo innamorarsi di un morto?”